Il giudice monocratico del tribunale di Agrigento, Iacopo Mazzullo, ha condannato a 2 anni e 2 mesi di reclusione, un quarantenne di Agrigento, per le accuse di maltrattamenti, lesioni aggravate e minacce. Il pubblico ministero, a conclusione della requisitoria, aveva chiesto la condanna a tre anni e otto mesi. L’uomo, avrebbe maltrattato la compagna dal dicembre del 2016 al maggio del 2021 continuando a minacciarla anche quando i due avevano interrotto la relazione. Alcune delle vessazioni sarebbero avvenute pure quando la donna era in stato di gravidanza.
La vittima, secondo quanto ha accertato il processo, sarebbe stata colpita piu’ volte con schiaffi e le sarebbero stati tirati i capelli. Alcuni degli episodi piu’ gravi, riguardano un’aggressione con un bastone di ferro e un’altra a mani nude: il quarantenne avrebbe quasi tentato di strangolare la compagna stringendole il collo fino a provocarle uno svenimento. In un’altra occasione l’avrebbe spintonata a terra, calpestandole un piede e provocandole una frattura.
L’imputato, inoltre, quando la compagna si era allontanata dalla casa in cui convivevano, avrebbe iniziato a minacciarla di morte, tempestandola di chiamate e dicendole che avrebbe dato fuoco a lei e a tutta la famiglia, compresa la figlia minore. Il giudice, accogliendo alcune richieste della difesa, affidata all’avvocato Daniela Posante, ha deciso una condanna a 2 anni e 2 mesi concedendo le attenuanti generiche ed escludendo due aggravanti.