Nubifragio ad Agrigento e Favara, più che allerta gialla sembrava rossa
Il sindaco Palumbo: “Travolti da un’ondata imprevedibile di maltempo”
Quello che si è abbattuto su Agrigento e Favara non può essere liquidato come una “semplice allerta gialla”. Le immagini delle strade trasformate in fiumi, i soccorsi in azione senza sosta e la tragedia della trentottenne dispersa a Favara, travolta dalla furia dell’acqua, somigliano piuttosto agli effetti di una vera e propria allerta rossa.
Forse, con provvedimenti più severi – scuole chiuse, spostamenti ridotti, maggiori restrizioni – si sarebbero potuti evitare incidenti e situazioni di rischio che hanno messo in ginocchio il territorio.
A confermare la sproporzione tra l’avviso diramato e la realtà dei fatti è lo stesso sindaco di Favara, Antonio Palumbo, impegnato in prima persona nelle ricerche della donna dispersa.
“La nostra città è stata travolta da un’ondata imprevedibile di forte maltempo – dichiara Palumbo –. Si trattava di una semplice allerta gialla, ma su Favara sono piovute decine di centimetri d’acqua che hanno messo il paese in ginocchio”.
Il primo cittadino ha poi voluto ringraziare quanti, in queste ore, sono mobilitati senza risparmiarsi:
“Siamo in campo per sostenere le attività che forze dell’ordine, protezione civile regionale e comunale, vigili urbani e vigili del fuoco stanno conducendo con abnegazione. Grazie a questi servitori dello Stato”.
Un maltempo “imprevedibile” solo nelle previsioni ufficiali, ma che ha mostrato ancora una volta la vulnerabilità del territorio agrigentino e la necessità di misure di prevenzione più adeguate.
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