Approda in Cassazione l’inchiesta antimafia “Halycon”, gemella di “Assedio”. Il 24 gennaio è stata fissata l’udienza sul ricorso del farmacista Angelo Lauria, 45 anni; il 6 febbraio quella di Raimondo Semprevivo, 47 anni, mentre il 12 febbraio sarà discussa la posizione di Giovanni Mugnos, 53 anni. Tutti sono licatesi. Semprevivo e Mugnos sono difesi dall’avvocato Angela Porcello.
Sette le misure cautelari notificate l’estate scorsa a soggetti, ritenuti vertici e affiliati alla famiglia mafiosa di Cosa Nostra di Licata. Il provvedimento dietro richiesta dei magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Palermo, e condotta sul campo dai carabinieri del Comando provinciale di Agrigento, e dai loro colleghi del Raggruppamento operativo speciale dell’Arma.
Tra i coinvolti Giovanni Lauria, 79 anni detto il professore, e il figlio Vito Lauria, 49 anni, “maestro venerabile”, della loggia “Arnaldo da Brescia”; nonché Giacomo Casa, 64 anni; e il funzionario regionale Lucio Lutri, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, che avrebbe garantito alcuni favori derivanti dalla sua appartenenza ad una loggia massonica, agli affiliati della cosca licatese.