Dieci condanne e due assoluzioni. Queste le richieste del pubblico ministero della Dda di Palermo, Pierangelo Padova, al processo scaturito dall’operazione antimafia denominata “Oro bianco”, che ha fatto luce sul cosiddetto “paracco” di Palma di Montechiaro, la cosca mafiosa alternativa a Cosa nostra e alla Stidda. L’indagine ha sgominato pure un vasto traffico di cocaina.
Venti anni di reclusione ciascuno sono stati chiesti per Sarino Lo Vasco, 56 anni e Tommaso Vitanza, 73 anni, di Palma di Montechiaro; otto anni ciascuno per Roberto Alletto, 37 anni, di Palma di Montechiaro, Salvatore Curto, 41 anni, di Canicattì e Vincenzo Fallea, 45 anni, di Favara; sei anni per Vincenzo Bennardo, 45 anni, di Favara; sette anni per Vincenzo Curto, 44 anni, di Canicattì; sei anni per Vincenzo Messina, 37 anni, di Canicattì; otto anni per Giovanni Pietro Scaccia, 54 anni, di Canicattì e sei anni per Maurizio Licata, 57 anni, di Licata.
L’assoluzione è stata chiesta per Rosario Meli, 39 anni e Calogero Monterosso, 40 anni, entrambi di Palma di Montechiaro. Dopo la requisitoria i giudici della prima sezione penale del tribunale di Agrigento, presieduta da Alfonso Malato, hanno aggiornato il processo al 10 giugno per le prime arringhe dei legali difensori. Il troncone abbreviato del processo ha portato a dieci condanne e otto assoluzioni.
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