Dal maggio scorso l’ex avvocato Angela Porcello, cancellata dall’Ordine dopo essere stata arrestata, il 2 febbraio scorso, nel blitz antimafia “Xydi”, ha iniziato un percorso di collaborazione con la Dda di Palermo. “Ho partecipato sin dagli anni 2015-2016 all’associazione mafiosa Cosa Nostra con le medesime modalità che, falla fine del 2018, sono state documentate dalle indagini preliminari oggetto dei provvedimenti cautelari che mi hanno attinto, e dalle conversazioni intercettate, il cui contenuto confermo e ribadisco anche in questa sede”. Questo c’è scritto nel primo verbale firmato dall’ex cassiera, e messaggera del mandamento di Canicattì.
Secondo i magistrati della Dda non sarebbero emersi elementi di novità, e rilevanza rispetto a quanto già accertato, per cui non si può parlare di una pentita, né d una collaboratrice di giustizia. Angela Porcello, tuttavia, ha già riempito diverse pagine di verbali, ammettendo di avere avuto un ruolo nel mandamento, derivato dalla relazione con l’imprenditore Giancarlo Buggea, parlando di estorsioni, possesso di armi e addirittura di un omicidio.
Si tratta di un bracciante agricolo trovato bruciato sette anni fa nella sua auto, e che sarebbe stato ammazzato per avere sfidato il boss Calogero Di Caro minacciandolo con una pistola per strada, quando l’anziano capomafia era nella sua abitazione. Sul latitante Matteo Messina Denaro, Porcello sostiene di non sapere dove si trova, ma che Buggea, in passato, lo avrebbe incontrato.
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