I giudici della quarta sezione penale della Corte d’Appello di Palermo, presieduta dal giudice Vittorio Anania, hanno confermato tutte le condanne già inflitte in primo grado nell’ambito del processo scaturito dalla maxi inchiesta antimafia “Vultur”, coordinata dalla Dda di Palermo, e condotta sul campo dalla squadra Mobile di Agrigento, che avrebbe fatto luce sulle dinamiche mafiose all’interno del piccolo comune agrigentino di Camastra. Il processo è stato rinviato all’11 dicembre, data in cui i giudice emetteranno la sentenza.
Inflitta la condanna a 17 anni e 6 mesi di carcere a Rosario Meli, “U puparu”, considerato il capo della famiglia mafiosa di Camastra; 14 anni e 6 mesi per il figlio Vincenzo Meli; 13 anni e 6 mesi al tabaccaio del paese Calogero Piombo; 22 anni in continuazione con altre sentenze a Calogero Lillo Di Caro, esponente di rilievo della mafia di Canicattì.
Il collegio della difesa è composto tra gli altri dagli avvocati Angela Porcello, Santo Lucia, Raffaele Bonsignore, Giuseppe Barba, Antonino Reina, Nico D’Ascola e Calogero Fiorello. Le accuse, per gli imputati, a vario titolo sono di associazione mafiosa, estorsione, danneggiamenti a mezzo incendio, detenzione illegale di armi comuni da sparo e da guerra.
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