Fissata per il 16 luglio prossimo la requisitoria del processo, scaturito dall’inchiesta antimafia “Vultur”, che ha fatto luce sulla famiglia mafiosa di Camastra, e su un giro di racket estorsivo, che sarebbe stato imposto ad una ditta di onoranze funebri del piccolo paese dell’Agrigentino.
Nell’ultima udienza rigettate tutte le richieste istruttorie formulate dalla difesa di Rosario Meli, acquisite soltanto le fotografie del battesimo del figlio della famiglia Meli, ritraenti la presenza di una delle parti offese.
Il processo di secondo grado è in corso di svolgimento davanti ai giudici della quarta sezione penale della Corte di Appello di Palermo, presieduta da Giacomo Montalbano. In primo grado inflitta la condanna a 17 anni e 6 mesi di reclusione a Rosario Meli, “U puparu”; 14 anni e 6 mesi per il figlio Vincenzo Meli; 13 anni e 6 mesi al tabaccaio Calogero Piombo; 22 anni in continuazione con altre sentenze a Calogero Lillo Di Caro, esponente di rilievo della mafia di Canicattì.
Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Angela Porcello, Santo Lucia, Raffaele Bonsignore, Giuseppe Barba, Antonino Reina, Vincenzo Domenico D’Ascola e Lillo Fiorello.
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