La polizia di Stato di Agrigento, in particolare l’Ufficio Misure di Prevenzione della Divisione Polizia Anticrimine, ha applicato due seguenti provvedimenti proposti dal questore Rosa Maria Iraci ad altrettanti soggetti ritenuti pericolosi per la sicurezza pubblica, e accolti e irrogati dal Tribunale di Palermo – Sezione I Penale – misure di prevenzione.
Il primo provvedimento è a carico di Antonino Vizzì, 65 anni, di Raffadali, nei cui confronti è stata applicata la misura di prevenzione della Sorveglianza speciale di Pubblica sicurezza per la durata di 4 anni.
La sua figura è stata messa in evidenza nell’operazione antimafia “Montagna” del 2018. E’ stato ritenuto responsabile del reato di cui all’art. 416 bis e condannato alla pena di 14 anni di reclusione, con sentenza emessa il 25 luglio dell’anno scorso dal Gup di Palermo, in quanto reggente della famiglia mafiosa Cosa Nostra di Raffadali. In atto, è sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere.
Il secondo provvedimento è nei confronti di S.G., 39 anni, nato a Palermo e residente a Porto Empedocle, nei cui confronti è stata aggravata la misura di prevenzione della Sorveglianza speciale di Pubblica sicurezza prolungandone la durata di 1 anno. Personaggio di elevata pericolosità sociale incline alla commissione di reati in materia di truffa tramite compravendite on-line, portati a termine in modo seriale.
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