Hanno cercato di convincere la Procura della Repubblica a non chiedere il rinvio a giudizio, e si sono fatti interrogare, per rogatoria, dal Pubblico ministero di Agrigento Gloria Andreoli.
Si tratta di tre indagati, finiti nella “rete” del personale della Dia di Agrigento, e uno in quella dei Carabinieri del Reparto operativo, nell’ambito dell’inchiesta “Kerkenet”: Gabriele Miccichè, 29 anni, di Agrigento, Valentino Messina, 46 anni, di Porto Empedocle (fratello del boss Gerlandino), e Francesco Luparello, 45 anni, di Porto Empedocle.
Tutti si trovano agli arresti domiciliari. Sottoposti ad interrogatorio, il fratello di Gerlandino Messina, Valentino ha spiegato che lui con la mafia e con altre organizzazioni criminali non ha nulla a che fare. Gli altri due hanno respinto ogni coinvolgimento con il clan capeggiato dal capomafia Antonio Massimino. “Ho solo rapporti di lavoro con alcuni indagati”, ha detto Luparello.
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