I carabinieri del Ros hanno arrestato a Palermo il superlatitante della mafia Matteo Messina Denaro. L’arresto di Matteo Messina Denaro è avvenuto all’interno di una clinica privata di Palermo. Ad eseguirlo i carabinieri del Ros. L’inchiesta della procura di Palermo, guidata dal procuratore Maurizio De Lucia, che ha portato alla cattura del superlatitante, è stata condotta dal procuratore aggiunto Paolo Guido.
Ecco l’arresto di Matteo Messina Denaro. Le immagini esclusive dalla Clinica di Palermo.
Mafia, il volto di Messina Denaro in un video della polizia registrato nel 2009 ad Agrigento. Matteo Messina Denaro, capo di Cosa Nostra latitante dal 1993, è stato ripreso da una telecamera di sorveglianza ad Agrigento nel 2009 su un suv nelle campagne di sicurezza. Notizia in aggiornamento.
L’arresto di Matteo Messina Denaro, il comandante dei Ros Angelosanto: “Non si è opposto all’arresto
“Il latitante è stato arrestato all’interno di una clinica di Palermo. Non ha opposto resistenza. Si era recato lì per svolgere delle terapie mediche”
”Oggi i carabinieri del Ros, del Gis e dei comandi territoriali della Legione Sicilia, nell’ambito delle indagini coordinate dalla procura della Repubblica di Palermo, hanno arrestato il latitante Matteo Messina Denaro all’interno di una struttura sanitaria dove si era recato per sottoporsi a delle terapie cliniche”. Lo ha detto il comandante dei carabinieri del Ros, Pasquale Angelosanto. “Il latitante è stato arrestato all’interno di una clinica di Palermo. Non ha opposto resistenza. Si era recato lì per svolgere delle terapie mediche. Non si è opposto all’arresto e del resto il dispositivo allestito poteva fare fronte a ogni emergenza, garantendo la sicurezza di tutti”. Lo ha detto il generale di divisione Pasquale Angelosanto, comandante dei Ros.
Denaro trasferito in una località segreta.
Dopo il blitz nella clinica a Palermo, l’ormai ex superlatitante Matteo Messina Denaro è stato trasferito in una località segreta. Denaro, a quanto si apprende da fonti investigative, faceva periodicamente controlli in quella struttura, che la scorsa notte durante il blitz del Ros era stata messa in sicurezza con diverse decine di uomini per tutelare tutti gli altri pazienti. Quando è stato arrestato, Messina Denaro non era allettato ma si stava facendo i controlli.
CHI E’ MATTEO MESSINA DENARO
Figlio del vecchio capomafia di Castelvetrano, Ciccio Messina Denaro, storico alleato dei corleonesi di Totò Riina, Matteo era latitante dall’estate del 1993, quando in una lettera scritta alla fidanzata dell’epoca, Angela, dopo le stragi mafiose di Roma, Milano e Firenze, preannunciò l’inizio della sua vita da Primula Rossa. “Sentirai parlare di me” le scrisse, facendo intendere di essere a conoscenza che di lì a poco il suo nome sarebbe stato associato a gravi fatti di sangue. “Mi dipingeranno come un diavolo, ma sono tutte falsità”.
Il capomafia trapanese è stato condannato all’ergastolo per decine di omicidi, tra i quali quello del piccolo Giuseppe Di Matteo, il figlio del pentito strangolato e sciolto nell’acido dopo quasi due anni di prigionia, per le stragi del ’92, costate la vita ai giudici Falcone e Borsellino, e per gli attentati del ’93 a Milano, Firenze e Roma. Messina Denaro era l’ultimo boss mafioso di “prima grandezza” ancora ricercato. Per il suo arresto, negli anni, sono stati impegnati centinaia di uomini delle forze dell’ordine. Oggi la cattura, che ha messo fine alla sua fuga decennale.
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