Al via, questa mattina, davanti ai giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Agrigento, presieduta da Wilma Angela Mazzara il processo, con rito ordinario, scaturito dall’inchiesta antimafia “Xydi”, condotta sul campo dai carabinieri del Ros, nel febbraio di due anni fa, e che portò alla cattura di una trentina di persone di Canicattì, Favara, Palma di Montechiaro e Ravanusa.
Sul banco degli imputati il boss ergastolano di Campobello di Licata, e capo provinciale di Cosa Nostra fino al 2010 Giuseppe Falsone; Antonino Chiazza, 51 anni, di Canicattì; Pietro Fazio, 48 anni, di Canicattì; Santo Gioacchino Rinallo, 61 anni di Canicattì; Antonio Gallea, 64 anni di Canicattì; Filippo Pitruzzella, 60 anni, ispettore della polizia in pensione; Stefano Saccomando, 44 anni di Palma di Montechiaro; Calogero Lo Giudice, 47 anni di Canicattì e Calogero Valenti, 57 anni, residente a Canicattì.
Il boss Falsone ha seguito l’udienza in collegamento video dal supercarcere di Spoleto. Oggi sono state risolte le questioni procedurali, ed il Tribunale ha anche stilato il calendario delle prossime udienze, che saranno celebrate il 12 aprile, l’11 e 24 maggio, e 8 giugno. Ammesse come parti civili il Centro studi “Pio La Torre onlus”; il Comune di Canicattì; gli Amici del giudice Rosario Angelo Livatino onlus; Solidaria S.c.s onlus; Sos impresa Sicilia, e l’Associazione Codici Sicilia.
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