Il Tribunale di Palermo la accolto la richiesta di Rita Meli, figlia di Rosario Meli, “U puparu”, considerato il capo della famiglia mafiosa di Camastra, che aveva chiesto di essere ascoltata. La donna farà spontanee dichiarazioni, e attraverso il suo avvocato produrrà ulteriore documentazione.
Il procedimento è scaturito dalla richiesta della Questura di Agrigento, del sequestro di beni, con relative sospensioni delle licenze per lo stesso Meli, e il tabaccaio Calogero Piombo, entrambi coinvolti, e già condannati in primo grado, nell’ambito dell’indagine antimafia denominata “Vultur”.
Si tratta dell’agenzia di onoranze funebri, intestata alla moglie di Rosario Meli, e del tabacchino di Calogero Piombo, ritenuto il “cassiere” della locale cosca.
Inoltre il questore Rosa Maria Iraci, sulla base delle risultanze dell’inchiesta, che ha già portato a quattro condanne in primo grado, che adesso saranno ridiscusse in appello, ha chiesto a carico dei due, e di Giuseppe Meli, figlio di Rosario, la misura di prevenzione della Sorveglianza speciale di Pubblica sicurezza, con obbligo di soggiorno. I due Meli e Piombo sono difesi dagli avvocati Angela Porcello e Nico D’Ascola.
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