Qualcuno ha scritto che Almodovar si ama o si odia: premi e riconoscimenti mondiali stanno a testimoniare che, in realtà, il più importante regista spagnolo in attività è amatissimo così come amatissima è una delle sue attrici preferite, Penelope Cruz, che qui è da lui diretta per la settima volta ed è stata premiata a settembre a Venezia con la Coppa Volpi. Grottesco, eccessivo, Almodovar è apprezzato per delle narrazioni (raramente deludenti) che riescono a colpire tutti i sensi durante la visione dei suoi film. Questo MADRES PARALELAS, film di apertura e in Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2021, è un film meno trasgressivo rispetto alle consuete “pelicule” almodovariane ma in linea con la sua poetica. E’ un film intenso che si snoda tra i giochi del destino, tanto amati da Almodovar, che sconvolgono la vita di due donne, Janis e Ana (Penélope Cruz e Milena Smit), due neo-madri inattese e imperfette a età diverse e per motivi diversi. Un film sulla maternità e sulla famiglia che coinvolge i figli, le madri, le madri delle madri, andando a ritroso fino a riesumare antenati dimenticati dalla storia spagnola: perché questo melodramma moderno di Almodovar è, anche, un film politico nel quale la vicenda della guerra civile e antifascista non è solo un pretesto che da spunto agli eventi raccontati: qui la memoria rimossa della Spagna franchista permea di sé amori e fatti recenti. E la figura materna che tanto spazio e rilievo ha nei film del Regista (premiato nel 2019 con un meritatissimo Leone d’oro alla Carriera), in MADRES PARALELAS assume una dimensione doppia (per fortuna il titolo originale è stato mantenuto nella versione italiana) in due personaggi straordinari che sono depositari spirituali della solidarietà ma anche di una sessualità vissuta con sensibilità opposte. Un dramma intenso, pieno di colpi di scena e rivelazioni: un film da non perdere.
Ad Agrigento, Multisala Ciak, da giovedì 28 ottobre.