La catena del Jolly Hotel aveva come caratteristica principale quella di possedere una struttura nel centro delle principali città italiane. Agrigento non poteva essere da meno.
Così il consiglio comunale decise di sacrificare un giardino in piazzale Aldo Moro perché venisse eretta una struttura destinata a diventare un albergo a quattro stelle nel centro della città. Purtroppo, negli anni, la struttura si rivelò troppo piccola per l’espansione di Agrigento, così il Jolly si trasferì creando anche un centro congressi nell’attuale Grand Hotel dei Templi nel Villaggio Mosè. Fu l’inizio della fine.
La struttura nel centro cittadino cambiò destinazione d’uso diventando la Banca di Sicilia, in contrasto con il progetto iniziale. La maggior parte degli alberghi si spostò al Villaggio Mosè, lasciando il centro quasi privo di strutture ricettive.
In seguito, il Jolly si affiliò con l’attuale Hotel della Valle, prima di ritirare definitivamente il marchio da tutto il territorio nazionale e internazionale. Ironia della sorte, la storia si ripete con il Grand Hotel dei Templi nel Villaggio Mosè, chiuso ormai da anni, che sembra destinato a diventare un nuovo centro commerciale.
La trasformazione di edifici in banche è una storia triste ad Agrigento, come nel caso dell’ex Supercinema, un tempo teatro nel centro cittadino diventato banca, e del Teatro Garden, in un primo momento destinato a diventare piscina ma trasformato in esattoria dello stato.
Nel passato, ricordiamo anche il Grand Hotel “Agrigentum”, oggi sede dell’Agenzia delle Entrate, e l’Hotel Gellia, ora sede della Guardia di Finanza. L’elenco della decadenza è lungo, anche se sembra che oggi alcuni piccoli boutique hotel stiano tornando a popolare il centro città.
Domenico Vecchio
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