Undici imputati hanno chiesto il giudizio abbreviato, per gli altri cinque sarà il giudice a decidere se disporre il rinvio a giudizio. Il processo è quello scaturito dall’operazione antimafia “Condor”, che ha colpito i mandamenti mafiosi di Favara e Palma di Montechiaro, ma che rappresenta la continuazione dell’inchiesta “Xydi”. La Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, negli scorsi mesi, ha avanzato la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di 16 imputati. Le accuse, a vario titolo, sono associazione di tipo mafioso, estorsione, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti.
Per undici di loro il processo si celebrerà con il rito abbreviato. Si tratta di Baldo Carapezza, 27 anni, di Agrigento; Francesco Centineo, 38 anni, di Agrigento; Antonio Chiazza, 37 anni, di Canicattì; Gioacchino Chiazza, 62 anni, di Canicattì; Giuseppe Chiazza, 51 anni, di Canicattì; Domenico Lombardo, 30 anni, di Agrigento; Luigi Montana, 40 anni, di Ravanusa; Rosario Patti, 59 anni, di Palma; Nicola Ribisi, 42 anni, di Palma di Montechiaro; Giuseppe Sicilia, 43 anni, di Favara e Ignazio Sicilia, 47 anni, di Favara. Per tutti l’udienza proseguirà il prossimo 23 novembre quando ci sarà la requisitoria del sostituto procuratore della Dda di Palermo Claudio Camilleri.
Per cinque imputati, invece, il processo proseguirà con il rito ordinario: si tratta di Pasquale Alaimo, 54 anni, di Favara; Salvatore Curto, 39 anni, di Canicattì; Salvatore Galvano, 52 anni, di Agrigento; Francesco Genova, 43 anni, di Palermo; Giovanni Cibaldi, 35 anni, di Licata. Il 9 gennaio i carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Agrigento hanno eseguito l’operazione con 9 arresti fra carcere e domiciliari. L’indagine ha puntato i riflettori sul riassetto delle famiglie mafiose di Cosa nostra e della Stidda nella parte orientale della provincia di Agrigento e, in particolare, tra Favara, Palma di Montechiaro, Licata e Canicattì.