Una telecamera ha ripreso un’auto che, a pochi metri di distanza, ha seguito la Porsche Macan, con alla guida l’imprenditore favarese Salvatore Lupo, freddato da due colpi di pistola calibro 38. Le immagini, estrapolate da un impianto di videosorveglianza presente nei pressi della zona dell’omicidio, non sono chiare, ma il modello, e altri particolari sembrano indirizzare le indagini nella direzione giusta. Tra i sospettati l’ex suocero della vittima, con cui da mesi erano sorti contrasti di natura economica. L’uomo è stato sottoposto a perquisizione, e alla prova dello stub da parte dei carabinieri.
Saranno decisivi gli accertamenti del Ris di Messina sull’auto, e l’incrocio dei dati biologici con l’esame del filmato. Lupo, quindi, sarebbe stato pedinato dal killer. Non era assiduo frequentatore dello “Snack American Bar” di via IV novembre, ma c’è andato casualmente nel pomeriggio di Ferragosto, perchè era l’unico aperto della zona, e doveva comprare due vaschette di gelato, per gli amici che lo aspettavano al B&B.
I rapporti fra Lupo e l’ex moglie, dopo la separazione erano burrascosi, tant’è che la donna aveva denunciato l’ex marito per appropriazione indebita di denaro, e atti persecutori. Ma non è l’unica pista seguita da magistrati e carabinieri. Altre certezze sull’inchiesta sono arrivate dall’autopsia, eseguita martedì pomeriggio dal medico legale Cataldo Ruffino, incaricato dal procuratore capo Luigi Patronaggio, dal suo vice Salvatore Vella, e dai pubblici ministeri Paola Vetro e Maria Grazia Cifalinò. Tre i colpi sparati dal killer, due quelli andati a segno. Quello mortale alla tempia.