I “teatranti”, insieme a tante altre categorie di lavoratori, sono stati penalizzati dal lockdown causato dal Covid-19. Adesso la situazione è decisamente cambiata e già si pensa al “ritorno”. Naturalmente l’impegno è quello di creare sempre più bellezza, dopo tanto buio, e sui palcoscenici riportare la vita e la voglia di rigenerazione.
Ma il rilancio del teatro da dove passa? Lo abbiamo chiesto all’attore Gaetano Aronica, straordinario interprete di Barbari, serie di successo targata Netflix, che già lavora al Teatro Pirandello di Agrigento per far tornare materialmente il pubblico in sala e trovare modi nuovi per avvicinare le persone alla cultura. Lui, ricordiamo, oltre che famoso attore cinematografico e teatrale, è ancora presidente della Fondazione Teatro Pirandello. “Una persona di grande umanità e intelligenza come il Sindaco Miccichè – ci dice- sta lasciando che prosegua l’attività interrotta dal covid come è giusto che sia. Sarebbe incredibile immaginare dopo quello che tutti abbiamo passato, un cambio forzato adesso. Poi, per carità, di certo non mi opporrei al volere del Sindaco che stimo e al quale voglio anche bene, ma ritengo che questo significhi saper leggere e interpretare il sentimento più sano della città. La cultura non deve avere niente a che fare con la politica, né tantomeno l’arte. Io sono un tecnico, sino a quando ci sarà bisogno, sarò sempre pronto ad aiutare con tutto il mio impegno la città che amo e che, credo, mi ami, anche senza protocolli”.
E se il Municipio volesse intraprendere altre strade?
“Non potrei che augurare che le cose continuino ad andare bene come è stato fino ad ora – risponde -. Io voglio, come molti, la crescita culturale del nostro territorio, è questo che mi sta a cuore. Non sono un uomo di decisioni, sono un uomo d’arte. Se vengo chiamato mi impegno con tutti me stesso. Se tutti adesso ambiscono al teatro Pirandello che prima non interessava nessuno, vuol dire non che io e i miei collaboratori abbiamo fatto un buon lavoro. Speriamo soltanto che non si perdano le radici di un albero che ancora potrebbe dare molti frutti a beneficio dei giovani e dello sviluppo culturale ed economico di cui tutto il nostro territorio ha bisogno.”
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