Il collaboratore di giustizia era tornato in Sicilia, riorganizzando il suo clan della “Stidda”. Blitz con 15 arresti, con l’accusa pesante di associazione mafiosa, delle squadre Mobili di Ragusa e Catania. Le mani dei boss sul business della plastica
In manette il pentito Claudio Carbonaro – reo confesso di 60 omicidi – stava già progettando di riorganizzare la sua cosca, e anche due imprenditori. Diceva: “Lo Stato mi aiuti, sono povero”. E sono sequestrate cinque aziende che valgono 5 milioni di euro.
I poliziotti hanno accertato, che il pentito tornato ad essere capomafia si dava arie di gran padrino. E aveva riallacciato i contatti con altri vecchi mafiosi di Gela.
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