Ritiene il fratello responsabile del furto di alcune reti da pesca e durante una lite, ha tirato fuori la pistola esplodendogli contro diversi colpi. Colpi che hanno sfiorato il congiunto ai piedi, e per fortuna, nessuno è rimasto ferito. Protagonisti un trentanovenne e un trentaquattrenne licatesi entrambi pescatori. Teatro del fatto la banchina del porto commerciale dei pescatori.
Il più giovane, l’autore degli spari, è stato fermato dal personale della Guardia di finanza della Tenenza di Licata. A suo carico è scattata la denuncia, in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Agrigento, per le ipotesi di reato di tentato omicidio e porto illegale di arma da fuoco. La dinamica esatta e i contorni della vicenda sono ancora al centro delle indagini dei finanzieri.
Nella zona è stato fatto intervenire il personale della polizia Scientifica del Commissariato di Licata per i rilievi. Nel corso del sopralluogo gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato due bossoli ed un’ogiva.
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