La Cassazione ha rigettato l’istanza di restituzione e confermato il sequestro degli 80.000 euro in contanti trovati nell’abitazione di un ex commerciante 73enne di frutta e verdura, zio del presunto boss di Villaseta, Pietro Capraro. Stesso verdetto era stato disposto dal tribunale del Riesame di Agrigento.
Gli atti sono stati tramessi, nelle settimane scorse, alla Dda di Palermo. Il pensionato, indagato di riciclaggio, si è sempre difeso sostenendo che quei soldi fossero il frutto di una vita di lavoro.
Non sono dello stesso avviso i carabinieri del nucleo investigativo e del reparto operativo di Agrigento, diretti dal tenente colonnello Vincenzo Bulla, che ritengono possa esserci un collegamento fra il ritrovamento della somma di denaro all’interno della cassaforte dell’anziano e le attività del clan di Villaseta che è stato sgominato quattro giorni prima della perquisizione, scattata il 21 dicembre scorso.
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