Per le piccole e medie imprese, la visibilità sui motori di ricerca è una caratteristica da cui non si può prescindere nella scalata al successo. A confermarlo è Egidio Imbrogno, SEO specialist che vanta una lunga esperienza in web marketing e realizzazione siti web a cui abbiamo posto le nostre domande.
Egidio, prima di tutto: ci spieghi che cos’è la SEO?
SEO è la sigla di un’espressione in lingua inglese, Search Engine Optimization. Traducendo, si tratta dell’ottimizzazione per i motori di ricerca. In pratica, la SEO permette di scalare le serp e rendere più visibile il sito su Google per le chiavi che meglio rappresentano il business (in realtà ci sono anche altri motori di ricerca, come Bing e Yahoo!, ma è Big G a dominare tra le abitudini degli internauti). Come si può intuire, un sito che si trova al primo posto della prima pagina dei risultati di Google avrà molti più visitatori rispetto a un sito che viene mostrato al trentesimo posto.
A cosa serve, dunque, la SEO?
Grazie alle attività SEO il sito web si posiziona in testa ai risultati di ricerca con keyword pertinenti alle necessità degli utenti, se il sito web è in grado di rispondere con un servizio o prodotto capace di assolvere alla search intent ci sono alte probabilità che l’utente contatti l’azienda per un preventivo o una richiesta di maggiori informazioni. Ma la SEO serve anche a fidelizzare chi è già cliente, e contribuisce alla cosiddetta brand reputation, che ha a che fare con l’autorevolezza e il prestigio del marchio.
Egidio, ma “come si fa” la SEO?
Ovviamente per essere dei bravi SEO specialist c’è bisogno di competenze, esperienze e pazienza. Sono numerose, infatti, le tecniche che possono essere adottate per fare in modo che un sito web sconfigga i propri concorrenti e veda incrementare la visibilità del proprio business. In primo luogo, occorre pianificare l’architettura del sito in modo che sia efficace: senza scendere in dettagli troppo tecnici, questo vuol dire ottimizzare i meta tag e i title, oltre ai vari contenuti, e realizzare un link building di qualità. La costruzione di una rete di collegamenti è alla base del funzionamento della SEO: come si vede, servono competenze informatiche e non solo, visto che tra analisi di mercato e comunicazione sui social le conoscenze richieste coprono molteplici ambiti.
Perché non si può fare a meno della SEO?
Con la SEO, un’azienda non si limita ad attendere di essere trovata dagli utenti della Rete, ma va a cercarli e a conquistarli. La notorietà di un marchio su Internet è fondamentale, e per incrementarla occorre acquisire citazioni e collegamenti su altri siti tramite le attività di link building e di link baiting. Anche questi meccanismi sono utili per ottimizzare la presenza di un sito su Google. Non solo: l’autorevolezza di un marchio dipende anche dai giudizi e dalle recensioni positive lasciate dagli utenti che si sono già relazionati con l’azienda e il suo sito. Il punto di partenza su cui si dovrebbe impostare una strategia di successo, in ogni caso, consiste nella corretta identificazione delle parole chiave. Le keyword devono essere il più possibile coerenti con il business e adattarsi alle esigenze (leggi: ricerche) degli utenti a cui si vuole arrivare.
Si possono imitare i concorrenti?
Non è certo vietato osservare il modus operandi dei competitor: anzi, si può dire che una efficace ottimizzazione per i motori di ricerca di un sito non può prescindere dall’analisi della concorrenza. Solo in questo modo, infatti, è possibile capire quali sono i servizi e quali sono i prodotti presenti sulle prime pagine dei risultati di Google. Così, si riesce a capire con quali parole chiave i competitor sono stati in grado di posizionarsi e si può pianificare una risposta, una strategia di reazione.
Quando c’è bisogno di un esperto SEO?
Già nel momento in cui un sito viene realizzato si deve iniziare a pensare alla SEO: sarebbe un errore, invece, dedicarsi all’ottimizzazione per i motori di ricerca solo dopo che il sito è già andato online, perché vorrebbe dire essere partiti in ritardo.
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