Istrionico ed appassionato, l’attore Sebastiano Lo Monaco incanta all’alba con la sua Iliade. La sacralità di quella che è considerata la Storia per eccellenza, è andata in scena per l’ultima replica al Tempio della Concordia. “Cantami, o Diva, del Pelìde Achille l’ira funesta che infiniti addusse lutti agli Achei” è solo l’incipit di un mito senza tempo, condensato in uno spettacolo di poco più di un ora. Le parole del poema omerico hanno accompagnato gli spettatori dalle tenebre alla luce nell’incantevole cornice archeologica. Sebastiano Lo Monaco, nel ruolo di cantore della classicità, ha ricapitolato le vicende salienti della guerra di Troia con la versatilità che lo contraddistingue. Dall’ amore di Elena e Paride, fino all’inganno del cavallo quindi la conquista e l’incendio della città, lo spettacolo ha regalato agli spettatori attimi di rara magia. Il mito è stato accompagnato dallo schiarirsi del cielo, e dagli affascinanti bagliori del sole nascente tra le colonne doriche del Tempio della Concordia. L’Iliade di Omero messa in scena da Lo Monaco, che ha fatto registrare il tutto esaurito, è uno spettacolo che si snoda tra grandi valori e forti emozioni. Le gesta degli eroi interpretate magistralmente dal monologo dell’attore sono state accompagnate dalla musica dal vivo degli archi del Quartetto Aretuseo che al termine dello spettacolo, proposto dal Parco Archeologico e paesaggistico della Valle dei templi e da CoopCulture, ha omaggiato il pubblico con un paio di brani.
Maria Rosso
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