LICATA. A seguito di accertamenti segnalati dagli uffici competenti sono stati individuate diverse anomalie nel servizio di approvvigionamento idrico ad opera di utenti privati segnalati alla Polizia Municipale.
Il sindaco, Giuseppe Galanti, una volta venuto in possesso dei nominativi responsabili di queste “anomalie”, ha girato la segnalazione al comando di Polizia per gli accertamenti del caso e l’adozione degli eventuali provvedimenti consequenziali.
“Nei casi in cui saranno accertati infrazioni alla normativa che disciplinano la materia in tema di fornitura di servizi idrici, con ciò intendendo non soltanto la fornitura dell’acqua agli utenti, ma anche degli altri servizi ad esso connessi quali fognatura e depurazione in assenza di contratti, quindi, pagamento delle tasse dovute per il servizio ricevuto – sottolinea il sindaco – ci vedremo costretti ad intervenire sia perchè è doveroso che ognuno partecipi, in proporzione al dovuto, alla copertura dei costi dei servizi erogati da chi di competenza e ricevuti dall’utente, sia per una forma di rispetto e giustizia nei confronti di coloro che operano nel pieno rispetto delle leggi”.
Già la scorsa estate Siciliacque era intervenuta per l’eliminazione di alcuni allacci idrici abusivi rinvenuti, ha interrotto l’esercizio dell’acquedotto “Favara di Burgio” nel tratto Palma-Licata. Era stato il sindaco di Palma di Montechiaro, Stefano Castellino a denunciare o furti d’acqua lungo la condotta. “Si sono verificate tutta una serie di circostanze che hanno mandato in tilt la distribuzione idrica – ha spiegato Castellino. Abbiamo cominciato con l’Enel che per lavori propri ha staccato l’energia elettrica e di conseguenza anche Siciliacque ha dovuto sospendere l’erogazione, con il risultato di 50 litri al secondo andati perduti. Poi le diverse rotture lungo la condotta del Consorzio Tre Sorgenti, che ha acuito, ulteriormente, la criticità nella distribuzione. Le rotture sono state riparate anche a suon di record dai tecnici del Tre Sorgenti, ma una volta fatto ciò, non appena ho chiesto a Siciliacque una portata maggiore, al fine di superare la crisi, mi sono sentito rispondere che si perdono circa 70-100 litri al secondo a causa proprio di rotture che sarebbero provocate intenzionalmente.
Inoltre, ci siamo accorti che, magicamente, nel corso della notte, l’acqua che veniva incanalata per servire le case dei palmesi, scompariva. A quel punto, abbiamo installato delle telecamere, e come per incanto, l’acqua non si è più persa. Di tutto ciò, ho messo al corrente le forze dell’ordine – conclude Castellino – ed ho avvisato anche il Prefetto”.