LICATA. Si insedierà questa mattina al Comune di Licata il neo commissario straordinario, Maria Elena Volpes, nominata dal presidente della Regione, Nello Musumeci, dopo le dimissioni dell’ex funzionaria, Maria Grazia Brandara, coinvolta nello scandalo “Double face” che ha portato agli arresti domiciliari l’ex numero uno di Confindustria Sicilia, il nisseno Antonello Montante.
L’onorevole Brandara, che è stata iscritta nel registro degli indagati dalla Procura di Caltanissetta, assieme all’ex Governatore siciliano, Rosario Crocetta, al suo braccio operativo, l’ex assessore allo Sviluppo economico Mariella Lo Bello ed al presidente di Sicindustria, Giuseppe Catanzaro, dopo la notifica dell’atto giudiziario, ha preso carta e penna ed ha scritto al governatore Musumeci la lettera di dimissioni da commissario del Comune di Licata. Unico incarico che aveva mantenuto, dopo quello di commissario straordinario dell’Irsap ottenuto durante la legislatura di Crocetta.
La lettera di dimissioni dall’incarico è partita venerdì della scorsa settimana, due giorni dopo la notizia della notifica dell’avviso di garanzia ed essendo fine settimana, l’assessorato regionale alle Autonomie locali ha atteso fino ad ieri per ratificare le scelta del presidente Musumeci che è caduta sull’ex dirigente della Regione, la dottoressa Volpes.
Un incarico “a tempo”, con un timer ridotto visto che tra 19 giorni la città andrà al voto per eleggere il nuovo sindaco tra 4 aspiranti ed il collegato Consiglio comunale, in tutto 24 consiglieri su 210 candidati. Ieri mattina al Comune di Licata la notizia della nomina dell’ex funzionaria regionale Volpes riecheggiava tra i corridoi del Palazzo dell’Aquila nera. Ma fino alle 14, orario di chiusura degli uffici, non è giunta nessuna comunicazione ufficiale alla segreteria dell’ente, come confermato dalla segretaria, la dottoressa Giovanna Italiano.
E’ probabile, quindi, che oggi, essendo martedì ed essendo anche giorno di rientro pomeridiano, la dottoressa Volpes possa arrivare in municipio e consegnare direttamente al direttore generale dell’ente la nomina del presidente della Regione. Come primo atto farà una ricognizione del personale ed incontrerà il segretario, l’unico dirigente rimasto in servizio, cioè l’ingegnere Vincenzo Ortega, visto che dal primo maggio scorso è andato in pensione il responsabile degli Affari generali, Pietro Carmina.
Era stato l’ex commissario Brandara ad affidare ad Ortega anche i settori che erano di Carmina, quindi gli Affari Generali, i Servizi Sociali ed i Servizi Demografici. Mentre Giovanna Italiano, segretario generale del Comune, ha avuto il compito di occuparsi anche del dipartimento di Polizia Municipale.
La dottoressa Volpes incontrerà, infine i funzionari, che sono i titolari di posizione organizzativa, per mettere mano alle carte, soprattutto quelle contabili. Attualmente il Comune sta cercando di affidare il servizio di tesoreria, già scaduto da tempo, ma alle varie gare non si è presentato nessuno e le aste sono andate deserte. Rispetto al suo predecessore, che ha dovuto occuparsi di diverse emergenze, il nuovo commissario, anche per il poco tempo a sua disposizione, non dovrebbe avere “grattacapi” in attesa che si svolgano le elezioni e che possa passare il testimone al nuovo sindaco ed alla nuova giunta. A Licata è vigente il sistema elettorale proporzionale, essendo un Comune siciliano con più di 15.000 abitanti e quindi, in caso di mancato raggiungimento al primo turno (domenica 10 giugno) del quorum stabilito dalla nuova legge elettorale al 40 per cento, da uno dei 4 aspiranti sindaco, è previsto il ballottaggio, fissato al 24 giugno. Quindi, ben che vada, il commissario Volpes resterà fino alla proclamazione degli eletti, che potrebbe essere, in caso di vittoria di uno dei 4 candidati al primo turno, attorno al 13 giugno o nel peggiore dei casi, se sarà necessario il ballottaggio, fino al 27 giugno. Quindi un mese appena.
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