Il governo Schifani firma la delibera per il ripristino delle Province. Al voto tra il 6 e il 27 ottobre.
I liberi Consorzi comunali (le ex Province) andranno al voto di secondo grado per eleggere i propri vertici: una delibera varata dalla giunta regionale che porta la firma del governatore Renato Schifani. Il ddl ora passa all’esame dell’Ars. Una querelle che durava da anni, da quando il governo Crocetta sostituì le Province regionali con i nuovi modelli di enti territoriali. Sindaci e consiglieri comunali sceglieranno i presidenti dei sei Liberi consorzi comunali, tra cui quello di Agrigento, e dei tre consigli metropolitani (Palermo, Catania e Messina) in una delle domeniche comprese tra i prossimi 6 e 27 ottobre. I commissari che attualmente reggono le Province, e che sono stati nominati dalla Regione lo scorso settembre, saranno in carica fino all’insediamento dei presidenti e dei consiglieri. Si tratta di Giovanni Bologna (Agrigento), Vitalba Vaccaro (Caltanissetta), Carmen Madonia (Enna), Patrizia Valenti (Ragusa), Mario La Rocca (Siracusa) e Maria Concetta Antinoro (Trapani). Nelle tre Province metropolitane, quindi Palermo, Catania e Messina, i rispettivi sindaci sono contestualmente anche commissari delle Province. Il tutto a meno di intoppi come accaduto, tra i tanti esempi, lo scorso 7 febbraio, quando è stata clamorosa la bocciatura del testo di legge che avrebbe ripristinato le Province e l’elezione diretta, da parte dei cittadini, dei presidenti e dei consiglieri. La maggioranza di centrodestra, sponsor della riforma, fu stesa ko dai ‘franchi tiratori’, e le opposizioni a sala d’Ercole ribadirono: “Abbiamo votato contro perchè è necessario attendere l’approvazione a Roma della nuova legge sulle Province al posto della ‘Delrio’, e poi recepirla approvandola in Sicilia. Ad ogni modo saranno elezioni di secondo grado, indirette, così come imposto da un’apposita sentenza della Corte Costituzionale, che ha escluso dal voto i cittadini”. Prima di riavviare la procedura per il ripristino delle Province è stato necessario fissare la data delle Amministrative. La Regione ha optato per l’election day, accorpando le elezioni Comunali ed Europee l’8 e il 9 giugno. A questo punto è scattato il countdown e il presidente della Regione, che aveva 120 giorni di tempo per fissare la data delle elezioni di secondo grado, è passato all’azione.
Segui il canale AgrigentoOggi su WhatsApp