“2019: incubo rifiuti non raccolti in strada e… non solo…in strada”
Lettera al giornale, ci scrive un lettore di Agrigento:
L’articolo odierno della Redazione sui “incubo rifiuti non raccolti in strada” mi stimola a completare la riflessione fatta descrivendo la situazione della Raccolta Differenziata ad oggi: direi proprio non solo “in strada” ma anche su un altro fronte: “a piè di palazzo”!
Parlare di differenziata ad Agrigento è come addentrarsi in un insidioso vespaio pieno di sorprese.
Per brevità ci occupiamo ora delle sole utenze domestiche (per quelle commerciali ci vorrà un’altra, distinta, riflessione).
Da quasi un anno la Città è coinvolta nella nuova esperienza: nulla è stato più come prima!
Abbiamo (volenti o nolenti) cambiato di buon grado le nostre abitudini: addio ai cassonetti, agli orari di conferimento (a volte h24!), ci siamo addentrati, prima timidamente, alla metodica di separazione del rifiuto (anche con chat fra amici nel caso di dubbi), al confezionamento corretto del rifiuto, alla parcellizzazione del rifiuto (cartone per pizza: se pulito va nella carta, se unto va nell’indifferenziato).
Viviamo a contatto continuo sui social per sapere se l’indomani ci sarà o meno la raccolta (assemblee degli addetti, problemi in discarica, ecc.).
Il Comune ha ritenuto, correttamente, con due Ordinanze Sindacali (n 99 del 5/07/2018 e n. 131 del 4/09/2018) integrare le disposizioni iniziali date dall’Ufficio Ecologia nel Gennaio 2018 e fare chiarezza su alcuni aspetti legati agli orari di conferimento, al confezionamento rifiuti, alla distinzione che il Giovedì si conferisce il “secco non riciclabile” che non è… tout court – come erroneamente alcuni credevano – “rifiuto indifferenziato”(!) e dunque non si conferisce tutto ma solo quello che non è stato possibile differenziare, secondo le regole, durante la settimana.
Sbavature, come è naturale che sia, in un anno – dove si sono avuti (grazie agli agrigentini!) volumi imprevedibilmente crescenti di differenziato – ce ne sono state da parte degli utenti, ma via via è sicuramente migliorata la “qualità” del differenziato.
Dall’altra parte, Imprese e Operatori ecologici, pare quasi che loro – tassello indispensabile in uno ai cittadini – erano “unti dal Signore”, nati perfetti e quindi non suscettibili di alcuna critica.
A scanso di equivoci: la stragrande maggioranza degli Operatori ecologici ha abbandonato velocemente il ruolo di “netturbino” e si è adeguato rapidamente alla nuova funzione, la stragrande maggioranza, non tutti (come peraltro non tutti i cittadini conferiscono in modo esemplare e rigoroso).
Si è assistito ad una vera e propria guerra ideologica (di religione!) a difesa ad oltranza di TUTTI gli operatori ecologici da parte delle Imprese e, sdegnosamente, da parte dei Sindacati, sempre nostalgici dei bei tempi andati quando il numero degli addetti era di molto più numeroso e dunque… giù il solito refrain di “… aumentare le unità”, di avallare la troppa “rapidità” con la quale il servizio viene (talvolta) svolto (male, per la fretta) ed amenità di questo genere.
Per buona memoria sembra il caso di ricordare che qualche lustro addietro il Comune di Agrigento ebbe in “dono” un finanziamento straordinario per una pulizia (altrettanto straordinaria) della Città. Trascorso il tempo ed i fondi del finanziamento, il successivo Sindaco del tempo, pressato (naturalmente da Imprese e Sindacati) autorizzò… la prosecuzione del soprannumero (a carico dell’utenza) con conseguente impennata del corso del servizio a carico degli utenti. Il numero degli addetti alla raccolta discende da un algoritmo che tiene conto della popolazione, della distribuzione areale degli insediamenti urbani, e altro. È matematica: funziona in tutta Italia, ci si chiede perché ad Agrigento no.
D’altronde il nuovo appalto che decollerà a breve, ha tenuto conto del fabbisogno forza-lavoro e le Ditte che hanno partecipato all’appalto, e vinto lo stesso, e firmato il Contratto nulla hanno avuto da eccepire durante queste fasi.
La “Bibbia cittadina” sulla raccolta Differenziata è scandita dalle indicazioni fornite appositamente dall’Ufficio Ecologia (Gennaio 2018) e dalle Ordinanze Sindacali di cui si è detto.
Orbene recentemente sono andati sul web e sui social filmati (più di uno) mediante i quali si è colto che, a differenza di quanto previsto, molti (non tutti) camioncini della raccolta non usano ricoprire il Rifiuto con gli appositi teloni a protezione preventiva dalla dispersione dello stesso rifiuto lungo le strade (specialmente quando la frazione raccolta è la carta :leggera e suscettibile di essere trasportata dal vortice d’aria che si crea col camioncino anche ad una velocità moderata, non parliamo poi se c’è vento).
Tutto questo (coincidenza ?) si è materializzato da qualche giorno Lunedì 31/12/2018 e 7/1/2019: spesso non è stata raccolta, in alcune zone della Città, tutta la “carta” e Lunedì scorso (7/1/2019) sono comparsi sui mastelli e Carrellati fogli di carta con su scritto a penna “mettere la carta in sacchi di plastica”. Parrebbe proprio che l’invito, in alcuni casi anche verbale, sia ad opera degli addetti alla Raccolta.
Per buona memoria si sintetizza:
1.- il “decalogo” del Gennaio 2018 dell’Ufficio Ecologia sul corretto confezionamento del rifiuto differenziato:
Separare i rifiuti correttamente per il riciclo e ridurre il costo della tariffa La raccolta porta a porta prevede le seguenti tipologie
Secco non riciclabile GIOVEDI con Sacchetti (di qualsiasi genere)
Organico LUNEDI,MERCOLEDI,SABATO con sacchetti biodegradabili
Carta e Cartone LUNEDI Direttamente in mastello e Carrellato o in Sacchi di carta, scatole di cartone
Vetro SABATO direttamente nel mastello o carrellato
Plastica e Metalli MARTEDI, VENERDI direttamente nel mastello o carrellato o in Sacchi di plastica trasparente
2.- l’Ordinanza Sindacale n. 99 del 5/07/2018 che prevede sanzioni di € 250,00 da parte dei VV UU per non corretto confezionamento da parte degli utenti e (ironia della sorte) porta a esplicito tiolo di esempio “conferire nel relativo mastello/carrellato la carta in sacchetti di plastica ………” con buona pace per la contaminazione del rifiuto differenziato che ora si richiede da Impresa/Operatori ecologici col conferimento in sacchi di plastica, altro che… “qualità” del rifiuto”!
Analogo invito… pare ci sia stato anche per il “vetro” (lo vogliono in sacchetti di plastica !!!!!
E allora?
Cosa fare?
Attenersi alle disposizioni comunali o alle neoestemporanee pensate dell’Impresa/Operatori ecologici (forse stanchi di un maggior lavoro nello svuotare nei camioncini la carta non in sacchetto di carta?
Il Comune intervenga a fare chiarezza o la confusione (e l’anarchia) sarà infinita.
Grazie per l’ospitalità e Buona Differenziata!