“Nessuno tocchi o metta in discussione le nostre tradizioni cristiane. Né a scuola, né in altri ambiti”. Così il Commissario della Sezione di Agrigento della Lega Sicilia per Salvini premier Francesco Di Mare, nel giorno in cui la Preside dell’Istituto Comprensivo Agrigento Centro, Anna Gangarossa ha annullato il preannunciato (con circolare numero 115 del 16 dicembre scorso) lo scambio di auguri e messaggi di pace previsto all’interno della Basilica dell’Immacolata. Una decisione che ha lasciato basiti bambini e genitori legati alle tradizioni natalizie. E’ bastato che un gruppo di genitori dichiaratisi atei manifestasse le proprie rimostranze per una presunta disparità di trattamento in occasione delle imminenti festività, per spingere la preside ad annullare un momento preannunciato e atteso da tutti i bambini. Preside che aveva anche organizzato alcune attività destinate proprio a chi non intendeva partecipare allo scambio di auguri. Gli alunni in questione frequentano le scuole elementari e medie della Lauricella e della Garibaldi. “Da sempre – sottolinea Di Mare – la Scuola italiana ha assicurato il rispetto della pluralità dei culti e la visione dei laici, sempre garantiti,anche attraverso le richieste di esonero alle ore di religione. L’Italia è una Nazione a maggioranza cattolica, offre la libertà di astenersi alla partecipazione dei culti a coloro i quali professano religioni diverse. Ci si può astenere e non chiedere limitazioni della maggioranza. Abbiamo registrato la delusione di tutti i bambini che, autorizzati dai propri genitori a recarsi in Basilica, si sono invece visti negare questo momento all’ultimo minuto. Dopo quanto accaduto si invita i Presidi agrigentini a non scendere a compromessi che possano depauperare i connotati delle nostre tradizioni cristiane e cattoliche. La libertà di pochi non può essere garantita a spese della libertà dei molti”, conclude Francesco Di Mare.
Istituto Lauricella annulla il Precetto . Nuccia Palermo: Scuola ostaggio dei talebani della laicità.
Mi giunge notizia che la scuola Lauricella abbia annullato il precetto natalizio perchè ritenuto offensivo della sensibilità dei ragazzini che professano religioni diverse da quella cattolica. A mio giudizio, una scuola che si piega, che cancella con un colpo di spugna le tradizioni del nostro popolo e della nostra terra è una scuola che dà un cattivo insegnamento. La Dirigente Gangarossa, che è persona ragionevole, torni sui suoi passi e permetta ai ragazzi che vogliono farlo di partecipare alla Santa Messa di Natale così come sempre è avvenuto senza che nessuno si sia mai sentito offeso “.
A entrare nella spinosa diatriba è il Capogruppo della Lega, Nuccia Palermo, che spiega “Quello che vedo io è solo una profonda ignoranza, in quanto è bene comprendere che il contrario del paventato Stato confessionale non è lo Stato ateo, trattandosi di due derive ugualmente pericolose e restrittive delle libertà individuali e della ricchezza data dalle diversità. I padri costituzionalisti, persone ben più sagge dei novelli paladini della laicità dello stato, avevano ben compreso che il concetto di laicità non può prescindere dal valore del pluralismo, attraverso il quale deve trovare valorizzazione il sentimento religioso in quanto elemento fondamentale della persona umana. È inaccettabile subire la censura di una minoranza di integralisti presunti laicisti – continua Nuccia Palermo – che agitando lo spettro di una asserita discriminazione non fanno altro che cancellare le nostre preziose tradizioni e svuotare di ogni valore le nostre stesse esistenze. Il Natale è tradizione, valore e ricchezza per chiunque vi creda. Tutti gli altri sono liberi di farsi un giro dove gli pare”.
“Una scuola che si sottomette alla dittatura delle minoranza è una scuola che insegna ad essere pavidi – conclude il Capogruppo della LEGA – per questo mi attendo un passo indietro”.
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