L’avvocato Adriana Vella è stata nominata difensore d’ufficio del boss Matteo Messina Denaro al termine dell’udienza di oggi del processo in cui il capomafia è imputato come mandante delle stragi di Capaci e via D’Amelio, che si celebra in Corte d’Assise d’Appello a Caltanissetta. “Messina Denaro è un imputato come gli altri e lo difenderò come farei per chiunque altro. Il fascicolo è molto ampio – ha detto l’avvocato Vella – e quindi devo studiarlo. Io non ho paura, se una fa il proprio lavoro non deve temere nulla. Mi spaventa solo l’impegno che dovrò affrontare in questi giorni ma non il fatto che difendo Messina Denaro”.
L’avvocato di Canicattì Calogero Montante, nominato difensore d’ufficio, aveva chiesto alla Corte di essere dispensato dall’incarico per motivi di salute. I giudici dopo una Camera di consiglio hanno accolto la richiesta. Una decina di giorni fa l’avvocato Montante aveva denunciato alla polizia, di aver subito minacce di morte mentre nell’udienza dello scorso 9 marzo, aveva sostenuto di essere incompatibile con la nomina appena ricevuta poiché in passato è stato difensore d’ufficio del falso pentito Vincenzo Scarantino sia nel Borsellino quater che in appello e di ricoprire la carica di vice procuratore onorario alla procura di Palermo.
Il boss comunque ha rinunciato ancora una volta a comparire al processo. Anche questa volta, la sedia della postazione in videocollegamento è rimasta vuota. La corte, presieduta dal giudice Maria Carmela Giannazzo, aveva predisposto il collegamento con il carcere de L’Aquila dove Messina Denaro è detenuto. In primo grado il capomafia del trapanese è stato condannato all’ergastolo. A conclusione della sua requisitoria, nella scorsa udienza, il Procuratore generale Antonino Patti ha chiesto la conferma della condanna.