È stato notificato dai carabinieri della Stazione di Aragona l’avviso di conclusione delle indagini preliminari (contenente l’informazione di garanzia) emesso dalla Procura della Repubblica di Agrigento, nei confronti di Rosario Monachino, dirigente e responsabile dell’Ufficio tecnico, lavori pubblici, territorio, manutenzione e servizi di protezione civile del Comune di Aragona, sul conto del quale i militari dell’Arma, nel corso di una rapida indagine, hanno raccolto gli indizi di colpevolezza in ordine al grave reato di peculato.
I particolari dell’inchiesta sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa. Presenti il capitano Luigi Pacifico comandante della Compagnia di Canicattì, e il luogotenente Paolino Scibetta, comandante della Stazione di Aragona.
In particolare, il 5 maggio scorso i carabinieri della Stazione di Aragona hanno sorpreso 3 operai comunali, erano intenti edificando una recinzione nell’abitazione di campagna dell’indagato. Per l’opera sono stati utilizzati delle grandi reti metalliche, ed alcuni pali in ferro, trasportati sul posto con un autocarro con le insegne del Comune. Una delle reti metalliche era già stata trasformata in una cuccia per il cane, da collocare nella proprietà del funzionario pubblico.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Agrigento hanno, inoltre, documentato come il materiale in questione, era stato acquistato con delibera dal Comune di Aragona, e fosse in realtà destinato al ripristino del muro di contenimento del ponte “Zammuto”. Inoltre, i carabinieri hanno verificato che gli operai sorpresi presso quell’abitazione sono risultati, in quel momento, effettivamente in servizio al Comune. Eera stato l’indagato, loro superiore, a comandarli di compiere quei lavori privati, disponendo anche l’utilizzo del camion di proprietà (e con le scritte) del Comune di Aragona.
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