Sfide imminenti per la Fortitudo, che cerca il riscatto dopo una serie di sconfitte. Il ritorno di Cohill potrebbe fare la differenza.
«Last call». Ultima chiamata per la Moncada, dove l’inglese è la lingua d’uso in casa per essere comprensibili a tutti. Domenica, la Fortitudo affronterà la sfida sul campo della Luiss Roma. La società non ammette appelli ulteriori, è fondamentale tornare alla vittoria prima dei cruciali scontri con Trapani e Cantù. Senza dubbio, l’unica via per uscire dalla crisi di risultati è il lavoro. Le quattro sconfitte nelle ultime cinque partite, unitamente all’assenza di vittorie al PalaMoncada, sono difficili da sopportare, ma va riconosciuto che ci sono circostanze attenuanti. L’infortunio dello statunitense Cohill è stato un handicap e domenica, quando tornerà, anche lui dovrà dimostrare il suo valore.
Il patron Moncada:
adesso pretendo di più
La squadra presenta un volto nuovo, con diversi esordienti nella Serie A-2. Come sottolinea il presidente Gabriele Moncada «era chiaro il tipo di campionato che ci aspettava; dobbiamo lottare per la salvezza». «Tuttavia – continua il n. 1 della Fortitudo – va riconosciuto che il calendario ci ha messo di fronte a squadre di alto livello in questa fase iniziale di stagione. Dopo Roma, ci attendono le sfide a Trapani e Cantù. Ora, ci aspettiamo una risposta da tutti, a cominciare da Cohill, che domenica dovrà contribuire alla squadra. Sono curioso di vedere la squadra al completo».
Dopo la sconfitta contro Treviglio, anche il capitano Albano Chiarastella ha enfatizzato l’alto prezzo che Agrigento sta pagando per l’assenza di un giocatore americano e per una serie di errori commessi, spesso dovuti alla mancanza di esperienza. Quella con Treviglio è stata la terza sconfitta consecutiva in altrettante partite al PalaMoncada. Il capitano ha espresso il suo pensiero su questo momento delicato: «Nel quarto periodo, sembrava che potessimo vincere, ma in realtà abbiamo commesso molti errori.