“Dio non l’ha lasciata sola”: l’arcivescovo commosso ai funerali di Marianna Bello
Una folla silenziosa e commossa ha riempito la Chiesa Madre di Favara per l’ultimo saluto a Marianna Bello, la 38enne madre di tre figli, travolta dall’acqua durante il nubifragio del 1° ottobre e ritrovata senza vita domenica lungo il fiume Naro.
A celebrare il funerale è stato l’arcivescovo di Agrigento, Alessandro Damiano, visibilmente commosso per tutta la cerimonia. Nell’omelia, pronunciata con voce rotta dall’emozione, ha detto:
«Questo è un momento di raccoglimento e di preghiera. Le parole, oggi, sono inutili. Ma abbiamo una parola che non è nostra, è la Parola di Dio. La vita non è tolta, ma trasformata. Marianna vive nella Pasqua eterna».
Durante l’omelia, il vescovo ha toccato le corde più profonde del dolore collettivo:
«È stato il grido dei familiari e degli amici di Marianna, mentre speravano di poterla riabbracciare o almeno di poterle dare soccorso. È stato il grido di tanti che l’hanno cercata senza risparmiarsi, sfidando rischi e fatiche. È stato il grido di tutti noi, che con loro abbiamo sperato fino alla fine».
Poi il passaggio più intenso:
«Abbiamo pensato, per un momento, che Dio quel grido non lo avesse ascoltato. Ma quel grido lo ha fatto suo: lo ha reso santo, lo ha trasformato in Parola di Dio, la sua misteriosa risposta al nostro dolore.
Lui era là, con lei, e non l’ha lasciata sola un solo istante. Era con lei quando la paura l’ha spinta a cercare rifugio, senza rendersi conto del pericolo. Era con lei quando la furia della natura, sottoposta a sconvolgimenti climatici che superano il nostro controllo, l’ha travolta. Era con lei mentre lasciava questo mondo, e la teneva sul suo cuore, fino a ricondurla nella vita eterna».
Parole che hanno scosso la chiesa gremita, dove centinaia di persone — tra cui quasi tutti i sindaci della provincia di Agrigento, il viceprefetto, e le forze dell’ordine e i volontari che avevano partecipato alle ricerche — si sono unite in un lungo, composto silenzio.
Tanta gente è rimasta fuori dalla chiesa, in un silenzio profondo, rotto solo dall’applauso e dai fumogeni rosa che hanno colorato il cielo al passaggio del feretro. Poi i palloncini bianchi e rosa si sono levati in volo, accompagnando l’ultimo viaggio di Marianna. Favara oggi si è fermata davvero, unita nel dolore e nella preghiera, per dire addio a una giovane donna diventata simbolo di speranza, fede e verità.. Leggi anche: È il momento della verità
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