C’è molto del suo piccolo paese natale nell’entroterra agrigentino, Santa Elisabetta, (che nel romanzo si chiama “Tinperosse”) nel nuovo lavoro letterario di Stefano Milioto, fresco di stampa per i tipi della Lussografica Editrice. S’intitola “L’anima buona di Lando Lopez” e racconta la storia di un personaggio di ascendenze nobili, che ritorna nel paese d’origine dopo aver vissuto a Roma, sperando di poter sfondare nel mondo dello spettacolo. Una sorta di fallito, questo Lando Lopez, la cui esistenza nel piccolo comune d’origine sarà tutt’altro che tranquilla. La narrazione di Stefano Milioto segue il protagonista nell’intrico di situazioni particolari e convulse, facendoci scoprire poco alla volta, un personaggio di poche o nulle qualità, incapace di trovare un punto sicuro dove ancorare la propria esistenza. Milioto, ex insegnante in pensione e presidente emerito del “Centro Nazionale di Studi Pirandelliani” di Agrigento, è ormai alla sua decima pubblicazione di narrativa, anche questa, come le altre, incentrata su temi intimistici e psicologici.
“Tinperosse” è il luogo dell’anima, dove il narratore recupera attraverso la scrittura, momenti intimi e ricordi della propria infanzia. Un luogo, come egli stesso lo definisce, che è “il borgo del cuore”. L’attore mancato protagonista di questa storia, è tornato dalla Capitale, ad abitare nel palazzotto nobiliare del suo paese e per ammazzare il tempo avvia una sua attività sociale oltre che naturalmente teatrale, ma teme che quest’ultima, in paese possa provocare un eccesso di illusioni tra i giovani che aspirano anch’essi al successo nel mondo dello spettacolo.
Tra vicende, delusioni e altri fallimenti ancora, il nostro protagonista finirà per rifugiarsi nell’eremo della Quisquina, dove entrerà in contatto con un fraticello che lo metterà al corrente di certi segreti della cronaca più recente. Gli avvenimenti quindi precipitano e nella confusione che lo sovrasta, Lando Lopez prenderà infine una decisione. Ai lettori non vogliamo però togliere la curiosità di scoprire il resto della storia che vede Lando Lopez come protagonista, permettendo quindi di scoprirlo immergendosi nella lettura delle pagine del volume.
La copertina del romanzo presenta un’antica fotografia del suggestivo Palazzo Casà, nel centro abitato di Santa Elisabetta, forse uno dei pochi palazzi baronali ancora rimasti in paese. Quest’ultimo con il fascino evocativo di un passato nobiliare è stato fonte di ispirazione per l’autore. La presentazione del volume – anticipa Stefano Milioto che ha all’attivo anche venticinque testi di drammaturgia – avverrà durante il mese di Maggio ad Agrigento.
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