Nelle ultime ore, Lampedusa è stata teatro di un nuovo sbarco di 43 migranti, un episodio che sottolinea la complessità e l’urgenza della questione migratoria nel Mediterraneo. Nel frattempo, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha citato un proverbio africano di grande saggezza durante il vertice Italia-Africa, inaugurato da Giorgia Meloni per presentare il Piano Mattei.
“Se vuoi andare veloce corri da solo. Se vuoi andare lontano, vai insieme a qualcuno”, ha dichiarato Mattarella, evidenziando la necessità di un cammino comune verso il benessere e la pace in Africa, in Europa e nel mondo. Il Piano Mattei, proposto dalla Premier Meloni, è al centro di questa iniziativa politica e simbolica volta a potenziare la cooperazione tra i due continenti.
Meloni ha sottolineato l’importanza della cooperazione come motore del progresso, proponendo un approccio non predatorio alla collaborazione con l’Africa. Il suo obiettivo è esplorare il potenziale di sviluppo delle relazioni politiche ed economiche tra i continenti, cercando di spegnere i focolai di tensione e di conflitto e promuovendo una produzione sostenibile e un’equa distribuzione delle risorse.
Il vertice Italia-Africa, che si è svolto al Quirinale, ha visto la partecipazione di Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, sottolineando un asse sempre più solido tra lei e Meloni sui dossier legati all’immigrazione e alla cooperazione con i Paesi africani. Il Piano Mattei ha ricevuto un endorsement chiaro da Bruxelles, con la Commissione europea che accoglie favorevolmente l’iniziativa, considerandola in linea con la visione congiunta per il 2030 dell’Unione europea e dell’Unione africana.
Il Piano Mattei si propone di inserire l’Italia in una strategia europea, con progetti focalizzati sui Paesi più grandi e popolosi dell’Africa, come Algeria, Egitto e Marocco. La Premier Meloni ha dichiarato che l’approccio implementato con successo in Tunisia potrebbe essere replicato con altre nazioni.
Nel contesto del vertice, è attesa la partecipazione di Abdul Hamid Mohammed Dbeibeh, primo ministro del governo di Unità nazionale della Libia, con cui si potrebbe discutere di intese per frenare i flussi migratori. Tuttavia, il dibattito sulla questione migratoria si estende anche alla Nigeria, il più grande Stato dell’Africa, che non è rappresentato nel vertice.
Un ulteriore fronte aperto riguarda il Mar Rosso, dove la Premier Meloni ha sottolineato il rischio di conseguenze economiche se non si difende la libertà di navigazione. In questo contesto, l’Italia sta promuovendo, in collaborazione con l’Unione europea, una missione difensiva per garantire la libera circolazione delle merci attraverso il Canale di Suez, vitale per il commercio mondiale.
Il Piano Mattei si configura così come una strategia ambiziosa e inclusiva, che, se implementata con successo, potrebbe generare vantaggi significativi per l’Italia a livello geopolitico ed energetico. Mentre le opposizioni vedono il Piano come una “scatola vuota”, il governo è fiducioso che l’approccio cooperativo possa portare a risultati positivi nel lungo termine.