Domenica 3 ottobre a Lampedusa è stato commemorato il naufragio del 3 ottobre del 2013, che, poco a largo dell’isola, provocò la morte di 368 migranti eritrei. “A otto anni da una delle più drammatiche stragi nel Mediterraneo, nulla è cambiato nelle politiche migratorie della Unione europea. Da allora, si stima che altre 22 mila persone siano morte in mare, inseguendo il sogno di una vita migliore in Europa” , dichiara il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ricordando. “Solo la notte scorsa, a Lampedusa, sono stati registrati 12 nuovi sbarchi. Sono e saranno tutte tragedie scampate – per fortuna – fino a quando Bruxelles continuerà a confinare esclusivamente nella rituale commemorazione dei tanti naufragi l’emergenza migranti che, da sola e ogni giorno, la Sicilia affronta senza tregua”.