E’ agrigentina la seconda donna artista ad esporre a Versailles. Si chiama Silvia Giambrone ed è stata scelta da Dior per raccontare , attraverso le sue opere, la nuova collezione autunno-inverno. La stilista Maria Grazia Chiuri, ha presentato un video-show per Christian Dior , nel cuore della Reggia di Versailles, avvalendosi della collaborazione di due donne talentuose: la coreografa Sharon Eyal e, appunto, l’artista concettuale Silvia Giambrone. L’agrigentina ha creato un’installazione che copriva gli specchi con cere e acacie piene di spine: al posto della parte riflettente, le cornici in metallo di queste creazioni racchiudono lastre di cera da cui emergono rami pieni di spine, così l’artista ha scelto di intrecciare grazia e violenza.
Che esperienza è stata esporre a Versailles per Dior?
Collaborare con professionalità di quel livello è molto gratificante e interessante. É stata una esperienza importante sotto tutti i profili soprattutto quello squisitamente artistico purché mi ha permesso di mettermi alla prova in un contesto molto difficile ed importante che desideravo affrontare da molto tempo.
Qual’ è il significato che tu dai allo specchio?
I miei specchi mettono al centro il conflitto e quella tensione tra Grazia e violenza da cui tanto dipende della nostra identità
Le tue installazioni colpiscono anche per l’unione tra sconvolgente e ricerca estetica… o mi sbaglio?
È importante per me che il Livello estetico dell’opera accolga istanze diverse fra loro ma che sia anche di impatto. Mi interessa un turbamento estetico di tipo emotivo, psicanalitico, qualcosa che si ottiene sollecitando forze che di solito si tende a rimuovere
Prossimi impegni?
Alla Galleria Nazionale di Roma la mostra Io dico io, poi altri progetti in via di definizione e poi soprattutto tornare finalmente a Londra dopo una assenza lunga un anno.
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