Vincere non è mai semplice, contro nessuno. La vittoria di domenica acciuffata a 4 secondi dalla sirena produce grande entusiasmo, ma anche riporta Agrigento un po’ coi piedi per terra. Ne è convinto coach Michele Catalani che salva il risultato ma un pò meno la prestazione. “Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile però i ragazzi nonostante gli acciacchi e le difficoltà settimanali sono stati bravi. Ora però dobbiamo lavorare per migliorare la fase difensiva e per migliorare la qualità di gioco”. Ed Agrigento nella prima casalinga, bissa la vittoria della prima giornata di campionato con una partita caratterizzata da un finale da brividi. Al Palamoncada la Fortitudo vince 85 a 84, anche grazie ad un super Andrea Saccaggi. Sua la tripla a 4 secondi dalla sirena. “Sono molto contento di aver messo il canestro della vittoria. La partita di oggi – commenta Andrea Saccaggi – deve insegnarci che nessuno ci regala niente anche se ci chiamiamo Agrigento, dobbiamo migliorare in difesa e sull’approccio alla partita”. Contro la Sangiorgese, infatti è stata una battaglia durissima decisa solamente grazie alla vena realizzativa della guardia toscana che chiude con 24 punti (5/9 dall’arco) affiancato da Rotondo autore di 20 punti; Chiarastella firma una doppia-doppia da 15 punti e 11 rimbalzi mentre Grande si ferma a quota 13. Sul versante opposto c’era una formazione giovane e ambiziosa come la Sangiorgese che è rimasta sempre in partita, salvo arrendersi all’ultimo; per i blu-arancio Bianchi è autore di 24 punti seguito da Toso con 18 e Picarelli con 16. Quintetto classico per coach Catalani con Grande, Saccaggi, Veronesi, Chiarastella e Rotondo; coach Quilici risponde con Bargnesi, Picarelli, Berra, Bianchi e Toso. Primo quarto ad alto ritmo: gli ospiti partono subito forte (11 – 5 a metà frazione); Agrigento fa fatica in attacco e paga dazio in difesa, ne approfitta la Sangiorgese. La reazione dei padroni arriva nel secondo quarto, ci pensa Saccaggi con un paio di triple a spaccare il match. L’ultima frazione non è per deboli di cuore: l’equilibrio tra le due compagini si interrompe nei ventiquattro secondi. Ora Agrigento deve pensare alla prossima sfida. Domenica ancora al PalaMoncada, contro la Pallacanestro Crema. Domenico Vecchio
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