“Ha svolto un ruolo importante per la crescita dello sport in città costituendo un esempio per i giovani agrigentini e per le generazioni future”. È questa la motivazione che, su sollecitazione del Coni, ha spinto la giunta Micciché a firmare la delibera che prevede l’intitolazione della tribuna centrale dello stadio Esseneto a Domenico Gareffa. Il provvedimento è subordinato all’autorizzazione del prefetto e arrivato questo via libera verrà collocata una targa. A diciotto anni, Gareffa entrò in prima squadra nella “A.S. Agrigento”, che da quel momento partecipò a campionati di un certo livello. Oltre all’attività di calciatore, come accadeva in quegli anni, chi praticava lo sport lo faceva in diverse discipline. Talentuoso e versatile atleta, il giovane Mimmo rappresentò la città, negli anni ’30, in competizioni nazionali di nuoto, marcia, triathlon, ginnastica ed atletica leggera, classificandosi spesso fra i primi a livello nazionale. Ha fatto parte anche della prima formazione di pallacanestro agrigentina che militava nel campionato regionale, ma dedicando sempre le sue migliori energie all’attività calcistica, il suo primo amore. Nel 1931 si inaugura ufficialmente lo stadio di calcio, detto del Littorio, poi “Esseneto”, in cui avviene il battesimo della “A.S. Agrigento” nel campionato siciliano di seconda divisione, promosso subito in prima divisione. Erano quelli i tempi “eroici” del calcio locale, dei pionieri del calcio agrigentino che militavano nella squadra cittadina disinteressatamente e con vera passione. Mimmo Gareffa, mancino di razza, mezzala sinistra scattante ed elegante, fu per molti anni il capitano della formazione cittadina e il beniamino del pubblico locale, che lo richiamò nel ’36 ad Agrigento dopo due stagioni nel Piacenza in serie A, selezionato anche dall’Inter (allora Ambrosiana) prima dello scoppio della guerra che lo portò in terra libica per assolvere i doveri del servizio militare.
Ritornato ad Agrigento, alla fine degli anni ’30, nominato istruttore alla GIL, conosce Amalia Russo, che sposerà nel 1943 e continua a giocare all’ Esseneto fino ai 40 anni. Insegnante di educazione fisica per molti anni in diversi istituti cittadini, fra cui il Liceo classico “Empedocle” e il Liceo scientifico “Leonardo” (dove concluse la sua carriera di insegnante), il prof. Gareffa, sostenuto dalla stima dei rispettivi presidi Vivacqua e Sambito, si battè in quegli anni per realizzare spazi idonei e palestre che consentissero una sana attività sportiva ai giovani studenti, ai quali ha saputo inculcare i principi della lealtà e della correttezza nella vita, stando in continuo contatto con i giovani studenti nella scuola, Mimmo Gareffa si consacrò all’Atletica leggera, l’unico settore sportivo non ancora contagiato dal virus del denaro. Nasce così nel ’54 la S. S. Studentesca, grazie alla quale l’atletica agrigentina conoscerà una lunga e luminosa stagione di successi a livello regionale e nazionale, prima nel settore maschile e, più tardi, femminile. Negli anni ’60, il “poker d’assi” della Studentesca (Fasulo, Lucia, Saladino e Zambito) faceva paura alle più titolate formazioni regionali e gareggiava anche a livello nazionale, collezionando prestazioni e primati clamorosi in rapporto alle risorse del territorio. Ci si allenava nella vecchia Palestra della GIL prima e poi allo stadio “Esseneto”, dove attorno al campo di calcio erano state impiantate strutture piuttosto precarie per le gare di Atletica leggera, che consentivano anche lo svolgimento dei “Campionati studenteschi di Atletica” fra i vari istituti scolastici cittadini. Negli anni ’70 e ’80, sarà la volta delle ragazze della “Studentesca”, diverse generazioni di atlete che hanno sempre ben figurato nelle competizioni regionali e gareggiato anche a livello nazionale: Macedonio, Di Francesco, Attanasio, Nantele (che ha vestito la maglia azzurra della Nazionale) e tante altre splendide atlete, per le quali la pratica sportiva ha rappresentato uno strumento di crescita e di emancipazione e che finalmente dispongono, con il loro allenatore ancora sulla breccia, di un bellissimo impianto di Atletica, coronamento di un sogno per la città: il campo-scuola di Villaseta, inaugurato con l’incontro internazionale di Atletica leggera femminile Italia-Finlandia. A Gareffa sono stati conferiti numerosi riconoscimenti assegnati dal Organismi Sportivi.
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