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Home » note ufficiali » La sentenza della Corte Costituzionale: un passo avanti per gli ausiliari del giudice

La sentenza della Corte Costituzionale: un passo avanti per gli ausiliari del giudice

Elio Di Bella Di Elio Di Bella
17 Febbraio 2025
in note ufficiali
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Una recente sentenza della Corte Costituzionale ha segnato un punto di svolta nella regolamentazione dei compensi degli ausiliari del giudice, dichiarando l’illegittimità costituzionale della discriminante tariffaria per le vacazioni successive alla prima nei compensi degli ausiliari del giudice.

Questa decisione è stata accolta con grande soddisfazione dal Consiglio dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento, che ha da tempo denunciato le storture di un sistema tariffario inadeguato e penalizzante per i professionisti.

L’importanza della sentenza va oltre il singolo caso, rappresentando un primo passo verso una revisione più ampia del sistema tariffario nel settore della giustizia.
La battaglia per il riconoscimento di un’equa remunerazione è stata condotta con determinazione dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI), dalla Consulta Regionale degli Ingegneri Siciliani e, in particolare, dall’ Ordine degli Ingegneri di Agrigento, con il contributo decisivo della Commissione di Ingegneria Forense, presieduta dal Consigliere Gian Luigi Di Marco.

Il nodo della questione riguarda il criterio discriminatorio nella determinazione dei compensi per le vacazioni successive alla prima. Questo meccanismo, ritenuto irragionevole, ha portato a un trattamento economico iniquo per gli ausiliari del giudice, tra cui molti ingegneri forensi.

Nella pratica, la tariffazione attuale prevedeva che solo la prima vacazione– ovvero la prima unità di tempo dedicata a un incarico peritale – fosse retribuita in modo equo, mentre le successive subissero una riduzione significativa. Questa disparità ha creato una situazione di penalizzazione economica per i professionisti coinvolti in procedimenti giudiziari di lunga durata, rendendo poco sostenibile l’impegno tecnico richiesto.

La Corte Costituzionale ha riconosciuto l’illegittimità di questa disparità, sottolineando come il mancato adeguamento delle tariffe abbia creato un sistema ingiusto, in contrasto con i principi fondamentali della Costituzione italiana.

Il risultato ottenuto non è frutto del caso, ma della perseveranza di istituzioni e organismi di rappresentanza della categoria, che da tempo chiedevano un intervento normativo per correggere questa distorsione.

Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI) ha giocato un ruolo centrale nella battaglia, avviando un confronto serrato con le istituzioni e denunciando le ripercussioni di un sistema tariffario che non garantiva un’adeguata valorizzazione delle competenze tecniche degli ingegneri forensi.

Anche la Consulta Regionale degli Ingegneri Siciliani ha dato un contributo significativo, portando avanti iniziative di sensibilizzazione e interfacciandosi con i tribunali e il legislatore per sollecitare una revisione normativa.

L’attività della Commissione ha messo in evidenza la necessità di riformare il sistema tariffario, documentando le difficoltà affrontate dai professionisti e fornendo proposte concrete per risolvere il problema.

“ Questa sentenza è solo il primo passo ”, ha commentato Di Marco, “ ma rappresenta un chiaro segnale della necessità di un intervento strutturale. Non possiamo più accettare un sistema che penalizza i professionisti e, di riflesso, la qualità delle perizie tecniche forensi”

Il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Agrigento, Achille Furioso, ha sottolineato l’urgenza di una riforma tariffaria complessiva, che tiene conto delle esigenze della professione e della giustizia.

“È fondamentale che alla luce di questa storica pronuncia – dichiara Furioso – si avvii immediatamente un confronto con il Tribunale di Agrigento e quello di Sciacca. Occorre discutere delle novità introdotte e delle modifiche che saranno necessarie per adeguare il sistema tariffario, garantendo così una giusta valorizzazione delle competenze tecniche in ambito giudiziario.”

Furioso ha evidenziato come un sistema tariffario obsoleto rappresenti un ostacolo non solo per i professionisti, ma per l’efficienza stessa della giustizia.

La sentenza della Corte Costituzionale impone un immediato adeguamento delle tariffe per gli ausiliari del giudice. In questa direzione, l’ Ordine degli Ingegneri di Agrigento ha annunciato un prossimo confronto con i tribunali di Agrigento e Sciacca, al fine di definire i passi necessari per l’implementazione delle nuove disposizioni.

L’obiettivo è quello di ottenere un quadro normativo chiaro e coerente, che permetta agli ingegneri forensi di operare senza essere penalizzati da compensi inadeguati rispetto all’impegno richiesto.

Per anni, gli ingegneri forensi hanno subito le conseguenze di un sistema che non riconosceva adeguatamente il valore della loro competenza.

L’applicazione delle vacazioni tariffarie ridotte ha reso meno attrattiva la professione, con conseguenze negative anche per la qualità delle consulenze tecniche fornite alla magistratura.

Un sistema equo non è solo una questione di giustizia per i professionisti, ma un elemento essenziale per garantire processi giudiziari più efficaci e affidabili.

Secondo quanto riportato nella sentenza stessa, il sistema attuale è “ manifestamente irragionevole… in un quadro di ormai sistematica omissione dell’onere di adeguamento periodico dei compensi ”.

Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri , la Consulta Regionale degli Ingegneri Siciliani e l’Ordine degli Ingegneri di Agrigento continueranno a sollecitare il legislatore e gli organi di giustizia affinché le indicazioni della Corte Costituzionale vengano tradotte in normative chiare e definitive .

Questa decisione rappresenta un risultato storico, ma non basta. Gli ingegneri forensi chiedono una revisione strutturale e definitiva del sistema tariffario, per garantire una remunerazione equa e una giustizia più efficiente.

La battaglia per il riconoscimento delle competenze tecniche è ancora in corso.

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Tags: ordine degli ingegneri
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