Il questore di Agrigento, Emanuele Ricifari, ha vietato, per motivi di ordine e sicurezza pubblica, i funerali pubblici per Giovanni Lauria, 83 anni, detto il professore, ritenuto il “capo della famiglia mafiosa di Licata”, così venne definito quando, il 2 febbraio del 2021, i carabinieri realizzarono l’operazione antimafia “Xydi”, morto domenica scorsa, verosimilmente, a causa di un infarto.
L’anziano è stato ritrovato senza vita da alcuni familiari, che non riuscivano a contattarlo e si sono recati nella sua abitazione. Il provvedimento è stato notificato dagli agenti della Squadra Mobile. La salma è stata accompagnata dai soli familiari e parenti, in forma privata, al cimitero di Licata per la benedizione e la successiva tumulazione.
Giovanni Lauria era stato scarcerato, dopo essere stato recluso al carcere di massima sicurezza di Tolmezzo, nel marzo del 2020. Gli vennero concessi i domiciliari, con l’applicazione del braccialetto elettronico, a causa dell’età avanzata.
Segui il canale AgrigentoOggi su WhatsApp
