Il pubblico ministero Chiara Bisso ha chiesto il rinvio a giudizio per otto persone di Palma di Montechiaro, protagoniste della notte da “Far west” del 12 giugno del 2018, e dei successivi giorni, in cui sarebbero state ostacolate le indagini dei poliziotti della Squadra Mobile di Agrigento. Si tratta di Francesco Gueli, 45 anni; Giuseppe Incardona, 65 anni; Gianmarco Onolfo, 30 anni; Leandro Onolfo, 28 anni; Calogero Onolfo, 60 anni; Elisa Immacolata Conti, 25 anni; Alessandro Gueli, 36 anni e Gioacchino Ingiaimo, 50 anni. Francesco e Alessandro Gueli, attraverso l’avvocato Francesco Scopelliti, hanno chiesto il giudizio abbreviato.
Il processo per loro è stato rinviato al 14 settembre. Gli altri difensori, gli avvocati Giuseppe Vinciguerra, Antonino Gaziano e Santo Lucia, non hanno ancora sciolto la riserva sulla strategia processuale, e potranno farlo nell’udienza dell’8 giugno.
Tutto sarebbe partito da un litigio in un bar nel centro di Palma, tra Francesco Gueli e Giuseppe Incardona. Quest’ultimo poco più tardi a bordo della sua auto avrebbe inseguito Gueli, sparandogli una decina di colpi di pistola. Gueli, non ha denunciato l’accaduto, e d’accordo con i suoi familiari avrebbe organizzato la vendetta. Il cugino, Leandro Onolfo, però, nel tentativo di disarmarlo rimase ferito da uno sparo partito accidentalmente dalla pistola. A parte Francesco Gueli e Giuseppe Incardona, gli altri indagati sono accusati di favoreggiamento perchè avrebbero mentito ai poliziotti.