Nessun colpevole ed ergastoli annullati per gli omicidi della faida sull’asse Favara-Belgio. I giudici della Corte di Appello di Palermo hanno ribaltato il verdetto di primo grado del processo scaturito dall’operazione “Mosaico” eseguita dalla Squadra Mobile di Agrigento, che ha fatto luce su omicidi consumati, agguati falliti, e un traffico di armi e droga. La pena più alta è stata inflitta a Calogero Bellavia, 33 anni condannato a 20 anni di reclusione per i tentati omicidi di Di Maurizio Stefano e Carmelo Nicotra, che però incassa l’assoluzione per l’omicidio dell’empedoclino Mario Jakelich. Lo zio Antonio Bellavia, 51 anni, anche lui condannato all’ergastolo in primo grado, è stato invece assolto da tutte le accuse, omicidio e tentato omicidio, ed è stato immediatamente scarcerato.
I due favaresi erano stati già assolti in primo grado per l’omicidio dell’empedoclino Carmelo Ciffa, ucciso a Favara il 26 ottobre 2016 davanti ad un supermercato. Esce dal carcere anche Calogero Ferraro, ritenuto uno dei membri del clan Bellavia ed accusato del tentato omicidio di Carmelo Nicotra, condannato in primo grado a 14 anni di reclusione. Anche lui è stato assolto. Sconti di pena anche per gli altri imputati: 5 anni e 2 mesi di reclusione per Gerlando Russotto (6 anni in primo grado ); 3 anni, 9 mesi e 10 giorni per Carmelo Nicotra (5 anni e 4 mesi); 4 mesi e 10 giorni per Salvatore Vitello (2 anni e 4 mesi).
Non figurava fra gli imputati il quarantenne Calogero Gastoni. Quest’ultimo, per il quale era stato chiesto l’ergastolo, è stato assolto in primo grado dall’accusa di aver ucciso Emanuele Ferraro l’8 marzo del 2018. Con il verdetto di Appello, dunque, gli omicidi che hanno caratterizzato la faida Favara-Liegi restano senza colpevoli: Mario Jakelich, Carmelo Ciffa, Emanuele Ferraro e Rino Sorce.