La faida sull’asse Favara-Belgio con cinque omicidi, diversi agguati falliti, e un traffico di armi e droga. Carcere a vita per i favaresi Antonio e Calogero Bellavia. Assoluzione per non aver commesso il fatto, invece, per Calogero Gastoni, 41 anni di Agrigento (i Pubblici ministeri avevano chiesto l’ergastolo). La sentenza è stata emessa dal Gup Tribunale di Palermo nell’ambito del processo col rito abbreviato, scaturito dall’operazione “Mosaico”, eseguita dalla Squadra Mobile di Agrigento, con il coordinamento dei magistrati della Dda di Palermo.
Il giudice ha disposto altre quattro condanne: 14 anni di reclusione sono stati inflitti a Calogero Ferraro; 5 anni e 4 mesi a Carmelo Nicotra, scampato ad un agguato nel maggio 2017 in via Torino a Favara; 6 anni a Gerlando Russotto; 2 anni e 4 mesi all’imprenditore Salvatore Vitello, quest’ultimo accusato di ricettazione e incendio. Vitello avrebbe aiutato Carmelo Nicotra ad occultare e incendiare la Renault Modus, utilizzata per accompagnare Carmelo Nicotra, vittima dell’agguato del maggio 2017, all’ospedale.
Tre gli omicidi contestati: quello dell’empedoclino Mario Jakelich, avvenuto il 14 settembre del 2016 in Belgio (contestato ai due Bellavia e a Vardaro), quello ai danni dell’empedoclino Carmelo Ciffa, ucciso davanti ad un supermercato a Favara, il 26 ottobre del 2016 (contestato ai due Bellavia) e quello ai danni di Emanuele Ferraro, ucciso in via Diaz a Favara, l’8 marzo del 2018 (delitto contestato a Gastoni).
Maurizio Di Stefano sarebbe stato vittima di due tentati omicidi: il primo in occasione dell’omicidio di Jakelich, in Belgio, e il secondo, il 23 maggio del 2017, a Favara, in cui restò ferito anche Carmelo Nicotra. Alcuni indagati rispondevano anche di un giro di armi, e di detenzione e spaccio di droga.