Si è aperto davanti al collegio dei giudici del Tribunale di Agrigento, presieduto da Wilma Angela Mazzara, il dibattimento al processo sulla faida di Palma di Montechiaro che, il 21 luglio di due anni fa aveva fatto scattare 9 misure cautelari per due omicidi (quello di Enrico Rallo, 39 anni, commesso davanti ad una pizzeria di Palma, di Montechiaro, e quello di Salvatore Azzarello, ammazzato mentre si trovava alla guida di un trattore al Villaggio La Loggia, alla periferia di Agrigento). Ieri sono statui ammessi i mezzi di prova di Procura e difesa. Il 24 febbraio si torna in aula per sentire i primi testimoni.
Il Gup del Tribunale di Agrigento, Micaela Raimondo ha disposto il rinvio a giudizio di undici dei dodici imputati. Si tratta di Ignazio Rallo, 40 anni; Giuseppe Rallo, 28 anni; Roberto Onolfo, 29 anni; Angelo Castronovo, 64 anni; Pino Azzarello, 40 anni; Giuseppe Azzarello, 23 anni; Carmelo Pace, 59 anni; Noemi Maria Concetta Oteri, 22 anni; Giacomo Alotto, 62 anni; Gaetano Gioacchino Burgio, 50 anni, e Giuseppe Giganti, 44 anni. I familiari di Azzarello si sono costituiti parte civile.
Una lotta tra le due famiglie di Palma di Montechiaro, i Rallo e gli Azzarello, culminata con i due omicidi.