Ecco le considerazioni della cooperativa dopo l’incendio doloso che ha colpito i terreni di Rosario Livatino – Libera terra
Agrigento – La Cooperativa “Rosario Livatino – Libera Terra” di Naro ha subito un nuovo attacco da parte della criminalità organizzata con un incendio doloso che ha distrutto ettari di terreno coltivati a grano, pronti per la mietitura. Nonostante questo ennesimo episodio di intimidazione, la cooperativa si rialza e continua la sua lotta contro la mafia e l’illegalità.
L’Arcivescovo di Agrigento, mons. Alessandro Damiano, ha espresso la sua prossimità umana ed evangelica ai soci della cooperativa colpiti da questa tragedia. Mons. Damiano ha auspicato un impegno corale di tutti i cittadini dell’Arcidiocesi, affinché si manifesti una piena solidarietà verso i soci della cooperativa che, da anni, si dedicano con coraggio e determinazione alla lotta contro la mafia, coltivando i terreni confiscati ai mafiosi.
Nonostante i tre incendi dolosi subiti negli ultimi anni, che hanno distrutto le coltivazioni di lenticchie e di grano, la cooperativa Livatino non si arrende. Rappresenta un autentico avamposto di resistenza alla criminalità organizzata, dimostrando una volontà indomabile nel perseguire la giustizia e il riscatto delle terre confiscate.
La figura dell’Arcivescovo di Agrigento si unisce a quella del presidente Matina, che ha dichiarato: “Sono certo che lo spirito civile e di devozione per la nostra martoriata terra, che contraddistingue i componenti della Cooperativa Livatino, anche questa volta vincerà sull’ingiustizia. È compito nostro e dello Stato, con le sue rappresentazioni locali, far sentire fattivamente la nostra vicinanza e sostegno.”
In un periodo in cui la criminalità organizzata cerca di intimidire e minare i valori di legalità e giustizia, la comunità si unisce nella solidarietà e nel sostegno verso la cooperativa “Rosario Livatino – Libera Terra”. L’impegno di tutti i cittadini diventa fondamentale per contrastare l’illegalità e costruire un futuro di speranza e rigenerazione per le terre confiscate.