Il prossimo 22 dicembre alle ore 10,00 presso la sede regionale della Cisl a Palermo, saranno presentate le proposte della Cisl per la soluzione del problema della gestione dei rifiuti in Sicilia.
Gli ultimi anni, si legge in una nota a firma di Maurizio Saia, sono stati caratterizzati dall’approssimazione, dalla confusione e dall’inadeguatezza delle scelte operate dall’assessorato regionale e ciò che sta accadendo in provincia di Agrigento ne è la conseguenza.
Anche le ultime dimissioni del consiglio di amministrazione della Società per la Regolamentazione del servizio di gestione Rifiuti (SRR Agrigento est)- dichiara il Segretario Cisl- dimostrano tutte la difficoltà che stanno affrontando i Comuni per riorganizzare la corretta gestione dei rifiuti nella nostra provincia. Due leggi regionali, una sulla costituzione delle SRR e l’altra sulle ARO con 230 piani di intervento, 27 ordinanze regionali e il disegno di legge in discussione all’Ars che dovrebbe istituire 9 bacini territoriali superando le stesse SRR non ancora attive, costituiscono un caotico e confuso impianto legislativo che sta mettendo in ginocchio l’intero sistema regionale.
“A peggiorare ulteriormente la situazione, i singoli comuni agrigentini che stanno pensando di realizzare economie nella gestione del servizio, facendo prevalere gli interessi particolaristici su quelli generali, non tenendo conto ed entrando in contrasto con la Legge Regionale 9 del 2010 che prevede, invece, una gestione unitaria del servizio. Il Comune di Licata, che addirittura chiede una società in house solo per sé e quello di Siculiana, che chiede di potere gestire in proprio il servizio utilizzando personale interno al comune- continua Saia- non solo metteranno a rischio numerosi posti di lavoro, ma non riusciranno a garantire economicità e qualità del servizio ai cittadini. La realizzazione di un sistema di gestione unitaria, è l’unico che può garantire e ristabilire i giusti equilibri economici tra i comuni che rientrano nella SRR Agrigento Est. In tale direzione va l’intesa tra le organizzazioni sindacali ed il comune di Agrigento, in occasione dell’incontro del 16 dicembre 2016, a proposito della vertenza avviata a salvaguardia dei livelli occupazionali dei lavoratori della nettezza urbana. Non può sfuggire, oggi più che mai, che il sistema dei rifiuti sia strettamente connesso al tema della sostenibilità finanziaria determinata dal pagamento della Tari e che la lotta delle amministrazioni all’evasione e all’elusione è spesso blanda ed inefficace causando un impatto devastante sui bilanci”. Secondo Saia quindi, obiettivo primario, è “l’ottimizzazione delle economie del servizio di nettezza urbana, al fine di minimizzare l’impatto negativo e l’effetto espansivo sulla TARI dei maggiori oneri derivanti dalle Ordinanze della Regione Siciliana, e rendere sostenibile la deficitaria lotta all’evasione”.
Per la Cisl serve dare da subito esecuzione alla L.R. 9/2010 e far partire le SRR, “per riorganizzare il ciclo integrato dei rifiuti, con la raccolta differenziata, il riuso e riciclo dei materiali, compresa la possibilità di recupero energetico. Ridurre il ricorso alle discariche diventa necessario, molte di esse nei prossimi mesi non potranno più ricevere rifiuti e così continuando si stima che nel secondo semestre del 2017 i rifiuti debbano essere trasportati fuori dalla regione. Lo smaltimento e stoccaggio dei rifiuti sono strettamente connessi alla Governance del sistema ed alla vera programmazione di un ciclo integrato dei rifiuti il quale determinerà la riduzione dei costi di conferimento in discarica”.
Alla luce di ciò- si conclude la nota- occorre aprire un confronto permanente, regionale e territoriale, con istituzioni e parti sociali, attuando una concreta sinergia politico-sociale-imprenditoriale al fine di condividere le modalità di sostenibilità del sistema rifiuti, elevando gli standard della raccolta differenziata e mantenendo i livelli occupazionali attuali, circa 10.500 lavoratori in Sicilia, tra Ato e ditte private.
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