Diventa definitiva la confisca dei beni del valore di oltre 2 milioni di euro, di Daniele Rampello, 52 anni, di Raffadali, ritenuto uno dei personaggi chiave dell’inchiesta “La carica delle 104”, che avrebbe sgominato quella che è stata ribattezzata la “fabbrica” dei falsi invalidi, messa in piedi per truffare lo Stato. Lo ha deciso la Cassazione che, ha rigettato la richiesta della difesa, e ha confermato il verdetto della sezione Misure di prevenzione della Corte di Appello di Palermo.
Passano allo Stato immobili, rapporti finanziari, impianti di produzione di energia rinnovabile, alcune autovetture, una villa a Raffadali, dotata di una piscina coperta, con muri di sostegno ricoperti di pietra e mosaici, una villa a “Giallonardo”, tra Realmonte e Siculiana, con vista sul mare, e un appartamento a “Sa’ Marinedda” ad Olbia, in Sardegna. Sigilli anche a sei conti correnti, quattro polizze assicurative e due fondi di investimento.