“La Cala. Cento giorni nelle prigioni libiche” di Giuseppe Ciulla e Catia Catania, edito da Bompiani, collana curata da Roberto Saviano è stato presentato nell’Aula Magna del consorzio Universitario di Agrigento. C’è ancora una comunità che lotta per sopravvivere provando a difendere l’unica fonte di sostentamento che conosce: l’oro rosso ovvero il gambero che si pesca davanti al golfo della Sirte, in acque libiche, e che è indelebilmente associato al nome di Mazara del Vallo. Ha spiegato l’autore Giuseppe Ciulla “Il libro non è soltanto la storia di 18 pescatori sequestrati e tenuti prigionieri dal generale Khalifa Haftar per circa quattro mesi, dal primo settembre al 20 dicembre 2020, ma è anche – come ha sottolineato il moderatore David Parenzo (VIDEO), che conduce ogni giorno il celebre programma “La zanzara” su Radio 24 – la storia esemplare del legame di una comunità, dei rapporti madre-figlio, e un vivido e spaventoso spaccato di uno dei luoghi più oscuri e colpevolmente dimenticati della vicenda migratoria: quelle le prigioni libiche che spesso, con semplificazione giornalistica ma non senza ragione, vengono definite lager. Toccanti gli spunti di riflessione di Salvatore Vella, Procuratore aggiunto al tribunale di Agrigento. Sono intervenuti anche il presidente dell’università agrigentina, Nenè Mangiacavallo, il sindaco di Agrigento Francesco Miccichè e Rosetta Ingargiola, la madre 74enne di Pietro Marrone, il Comandante della ‘Medinea’ sequestrata dai libici.
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