La Agrigento-Palermo, secondo uno studio di Legambiente, figura tra le 10 peggiori linee ferroviarie italiane. E’ lunga 137 km ed elettrificata dagli anni 90, ma il tempo di percorrenza è di 1 ora e 55 minuti. Sono, inoltre, 12 le coppie di treni che quotidianamente percorrono la linea e si registrano pure ritardi.
A farle compagnia nella lista anche la Roma-Lido dove vi sono poche biglietterie e continui guasti.
Poi Circumvesuviana con corse soppresse, caos nelle stazioni per i sovraffollamenti e guasti ai treni.
La Reggio Calabria-Taranto, di 472 km, con pochi e lenti treni in circolazione.
La Verona-Rovigo, di 97 km, con treni degli anni Settanta e tempi di percorrenza stimati di 55 km/h.
Brescia-Casalmaggiore-Parma, anche nella “lista nera” poichè i passeggeri lamentano quotidiani disagi e condizioni pessime.
Poi ancora, la Settimo Torinese-Ponte Canavese: treni cancellati senza preavviso.
Campobasso-Roma dove vi sono problemi di binario unico non elettrificato.
Genova-Savona-Ventimiglia: qui i treni presentano riscaldamento guasto.
Infine Bari-Corato-Barletta, una linea ferroviaria balzata alla cronaca per via dell’incidente avvenuto nel tratto a binario unico tra Andria e Corato che provocò la morte di 23 persone. La linea in seguito è stata chiusa e il servizio sostitutivo è carente.