Diplomato nella scuola di Gualtiero Marchesi afferma: “In cucina nulla è lasciato al caso”
Il giovane agrigentino, Alen Mangione, diplomato alla Scuola Internazionale di Cucina Italiana fondata da Gualtiero Marchesi nel 2004 è uno dei talenti che è riuscito a far della sua passione un lavoro. L’ istituto alberghiero “Alma” di Agrigento è una scuola d’ alta professionalità. Il corso formativo dura 10 mesi, si articola in lezioni frontali, visite didattiche e stage in uno dei ristoranti rinomati convenzionati con la scuola. Le aree formative comprendono lezioni tecniche e pratica di cucina e pasticceria. Alen l’anno scorso è stato uno dei 78 alunni che si sono affacciati nel mondo del lavoro. Sin da adolescente si è destreggiato ai fornelli con il padre Francesco, il quale gestisce un ristorante e ha saputo trasmettere l’amore per l’arte culinaria al figlio a tal punto di seguire le sue orme. Il ragazzo in quest’ultimo anno ha frequentato un master di 6 mesi nella sede storica, la Reggia di Colorno, vicino Parma. Percorso impegnativo che lo ha forgiato ancora di più facendolo crescere professionalmente e dopo ha svolto 5 mesi di stage in un ristorante a 3 stelle Michelin, da Vittorio, a fianco dello chef Chicco Cerea. Di questa esperienza afferma: ” È stato un banco di prova che mi ha permesso di mettere in campo le mie competenze e di apprendere nuove e preziose tecniche, consapevole che di imparare non si finisce mai. La lezione più importante, che credo di aver appreso, è quella che in cucina NULLA è lasciato al caso e dietro ogni piatto c è una sapienza profonda. Un bravo chef deve saper coniugare tradizione e innovazione, essere alla ricerca di nuove tecniche di cucina, affamato di sperimentazione e, nello stesso tempo, essere capace di rappresentare sempre le nostre tradizioni, pur rimanendo al passo coi tempi. Il tutto senza rinunciare alla qualità della materia prima, con un contorno di ricordi e di sapori della propria terra d’origine.” Quindi dalle parole di Alen si evince una grande dedizione e voglia di crescita nel suo lavoro e non resta altro che augurargli di fare tanta strada in questo “gustoso” mondo.
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