Chi ha messo a segno l’intimidazione, nella notte fra sabato e domenica, contro il negozio di frutta e verdura, davanti allo stadio Esseneto di Agrigento, ha utilizzato un kalashnikov. Un fucile d’assalto spesso in mano alle organizzazioni criminali. Le decine di fori presenti sulla vetrata d’ingresso ha permesso ai carabinieri della Compagnia di Agrigento di stimare che sono stati esplosi circa 32 colpi. Un numero impressionante e inquietante, così come è allarmante il modello dell’arma verosimilmente utilizzata.
I militari dell’Arma, oltre a sentire il proprietario dell’attività commerciale, stanno cercando di risalire al responsabile o ai responsabili attraverso la visione delle telecamere di videosorveglianza presenti in più punti del quartiere del campo sportivo. Nonostante la rivendita di frutta e verdura sia praticamente a ridosso di numerose palazzine, tutte abitate – a quanto pare – nessuno avrebbe fornito indicazioni utili. Fra l’altro, durante la notte quando l’intimidazione è stata portata a segno, non sono arrivate segnalazioni al 112. Nessuno ha visto, né sentito nulla.
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